Intervista a Dr. Fra Ivan Sesar

Posté par atempodiblog le 26 novembre 2008

« Il Padre Provinciale dei francescani sul caso Tomislav »

Intervista al Provinciale dei Francescani di Erzegovina, ex parroco di Medjugorje, Dr. Fra Ivan Sesar. «Siamo pronti ad accogliere una nuova « Commissione » su Medjugorje».

di ŽARKO IVKOVIĆ

Intervista a Dr. Fra Ivan Sesar dans Medjugorje medjivansesargi8
Dr. fra Ivan Sesar
(Foto: Zoran Grizelj)

In questi giorni ha avuto una eco sensazionale la notizia che il Vaticano avrebbe incominciato a fare il regolamento dei conti con il fenomeno di Medjugorje e che il Papa stesso l’avrebbe giudicato un inganno. Nel retroscena di questa non veritiera informazione c’era il caso di fra Tomislav Vlašić, il quale è stato condannato dal Vaticano per “divulgazione di dubbie dottrine, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disubbidienza ad ordini legittimamente impartiti ed addebiti contra sextum”. Siccome si tratta di un Sacerdote che ha prestato il suo servizio a Medjugorje, la veridicità delle apparizioni della Madonna è di nuovo messa in dubbio. Che cosa risponde in merito dr. Fra Ivan Sesar, Provinciale della Provincia Francescana Erzegovinese ed ex parroco di Medjugorje?

– Sono sorpreso di queste errate, e mi permetto di dire malintenzionate, conclusioni. Si sa che la Santa Sede segue con particolare attenzione i fatti di Medjugorje e che ancora non ha pronunciato la sua definitiva sentenza. Il Vaticano non è un’istituzione che fa il regolamento dei conti con qualcuno e tanto meno con Medjugorje.

• Però la condanna di fra Tomislav, per gli scettici costituisce un’altra prova che il fenomeno di Medjugorje e stato ideato dai frati di Erzegovina?
– È una grande falsità che i francescani di Erzegovina abbiano ideato il fenomeno di Medjugorje. Ogni ben pensante che si prende cura di conoscere la verità sugli inizi dei fatti di Medjugorje, facilmente scoprirà che i frati in servizio in quel periodo nella parrocchia di Medjugorje, si sono avvicinati agli eventi che capitavano, con la massima cautela.

• Il collega Inoslav Bešker ha fatto un passo avanti e si è chiesto apertamente se proprio fra Tomislav Vlašić non abbia “ideato le apparizioni”. Qual’è la verità sull’operato di fra Tomislav a Medjugorje?
– Anche l’affermazione che fra Tomislav Vlašić sia autore delle apparizioni a Medjugorje è assurda. Cioè, è risaputo e facilmente dimostrabile che fra Tomislav nel mese di giugno 1981, quando – stando alle testimonianze dei sei ragazzi – sono incominciate le prime apparizioni, non era in servizio a Medjugorje e non conosceva i ragazzi. A Medjugorje è venuto per volontà del superiore in settembre del 1981, dopo l’arresto di fra Jozo Zovko. È stato in servizio nella parrocchia meno di quattro anni, nel 1985 è stato trasferito a Vitina e nel 1988 e andato in Italia.

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• Fra Tomislav era la guida spirituale dei veggenti? Oppure falsamente si presentava come tale, anche al Papa , cioè come colui che per “Divina Provvidenza guidava i veggenti di Medjugorje”?
– Questo provincialato non ha mai raccomandato né nominato alcuno come guida spirituale dei ragazzi. Penso che nemmeno i parroci di Medjugorje abbiano mai avuto questo mandato di essere guida spirituale dei veggenti. Il fatto è che alcuni frati erano loro confessori, avevano con loro e le loro famiglie un rapporto amichevole e questo si può capire. Chi è amico di chi, oppure chi è la guida spirituale, dovete chiederlo voi stessi ai veggenti. In questi giorni si è potuto leggere nei media che alcuni dei veggenti lo hanno negato categoricamente.

• La condanna inflitta a fra Tomislav ha qualche attinenza con il suo servizio a Medjugorje? Il Vescovo di Mostar Ratko Perić lo mette chiaramente in relazione.
– Per quanto mi risulta dalla lettura delle comunicazioni, fra Tomislav Vlašić non è stato condannato per il suo lavoro pastorale al servizio della parrocchia di Medjugorje, neppure per il fenomeno Medjugorje e neppure per il suo parere personale verso il fenomeno. Con il suo trasferimento da Medjugorje il Vescovo di allora non gli ha tolto nessuno dei privilegi sacerdotali. Non vedo il motivo per il quale qualcuno lo colleghi con il suo lavoro pastorale svolto a Medjugorje oppure con il fenomeno stesso e tanto meno vedo la ragione che questa condanna si spieghi come la negazione Vaticana di Medjugorje.

• Qual è la posizione della Provincia francescana Erzegovinese nel caso di fra Tomislav?
– Fra Tomislav risulta ufficialmente trasferito in Italia nel 1992, nella Provincia francescana dell’Abruzzo, dove vive e lavora. Significa che la nostra Provincia, da allora, non ha nessuna informazione del suo operato. Perciò, in accordo con la legge del nostro Ordine, lui non ha l’obbligo di rendere conto del suo lavoro alla Provincia Francescana di Erzegovina della Beata Vergine Maria, e neppure lo ha fatto. Per lui è competente il Provinciale e l’amministrazione provinciale alla quale appartiene. Sui dettagli del suo operato in Italia non sono mai stato informato.

• Il Vaticano ha annunciato la formazione di una nuova Commissione che inizierà di nuovo a studiare il fenomeno di Medjugorje. Che cosa ci potete dire al riguardo?
– Anche se si parla di questo sempre più spesso e con sempre maggior insistenza, quest’ufficio non ha ricevuto nessuna nota di conferma.

• La nuova Commissione sarà sotto il “patronato” del Papa? E qualcuno è gia stato nominato come membro di questa Commissione?
– Da quanto so da fonti non ufficiali, si tratterebbe di una Commissione internazionale che dovrebbe essere nominata dalla Santa Sede. In qualità di Provinciale della provincia alla quale appartiene la Parrocchia di Medjugorje, a cui è stata affidata la cura pastorale, e come ex parroco di Medjugorje, dichiaro che siamo completamente aperti e pronti alla collaborazione con qualsiasi Commissione che sarà nominata dalla Chiesa ufficiale. La Parrocchia di Medjugorje è da sempre legalmente guidata dai francescani i quali, in accordo con le prescrizioni, hanno proposto e nominato competenti governi. Il personale pastorale desidera che tutto ciò che accade lì, sia in accordo con le prescrizioni e l’insegnamento della Chiesa. Medjugorje non è come alcuni pensano e dichiarano “progetto individuale » né di alcuni gruppi, ma è un dono provvidenziale del cielo ed una grande offerta all’uomo odierno e all’umanità intera.

• Succede qualche cosa che rimane celato agli occhi del popolo di Medjugorje?
– Non succede niente di segreto né di nascosto agli occhi del pubblico. Ciascuno è libero di venire, sia come fedele sia come non credente, per vedere che cosa succede lì e per cercare di capire per quale ragione arrivano tante masse di pellegrini da tutto il mondo. I numeri chiaramente confermano che, nonostante tutto, Medjugorje è oggi uno dei luoghi di pellegrinaggio più conosciuti nel mondo cattolico, un centro di spiritualità, una « calamita » che attrae molte persone in cerca di Dio.

Fonte: dal quotidiano croato « Vecernji list »
Traduzione italiana di Jadranka H.
© Centro d’Informazione « MIR » Medjugorje
http://www.medjugorje.hr/
Tratto da: Holy Queen – holy.harmoniae.com


L’11 luglio 1988 la veggente Marija Pavlovic con una lettera autografa scritta sotto giuramento davanti al Santissimo Sacramento, inviata alla Congregazione per la Dottrina della Fede, aveva denunciato l’azione subdola del Falsario a Medjugorje facendo nomi e cognomi. La Madonna, Vergine Prudentissima, aveva preso per tempo le Sue precauzioni. In quella lettera viene messa una separazione netta tra la comunità di Padre Tomislav e le apparizioni di Medjugorje. Padre Livio ha la fotocopia di questa lettera.

Dalla Rassegna Stampa di Radio Maria del 5 settembre 2008.

Per approfondire:« Padre Tomislav sospeso a divinis »
iconarrowti7 http://www.radiomaria.it/documenti/dwnl.php?id=1277

Le direttive ufficiali della Sante Sede su Medjugorje
iconarrowti7 http://www.radiomaria.it/documenti/dwnl.php?id=1201

DICHIARAZIONE DI MARIA PAVLOVIC
“Non vi è nessun rapporto fra la Comunità di Padre Tomislav Vlasic
e le apparizioni di Medjugorje”

iconarrowti7 http://www.radiomaria.it/documenti/dwnl.php?id=1223

Lo status canonico del Rev. fra Tomislav Vlašić, OFM
iconarrowti7 http://www.radiomaria.it/documenti/dwnl.php?id=1221

IL CASO TOMISLAV VLASIC: le rivelzioni ufologiche
di Suor Stefania Caterina

iconarrowti7 http://www.radiomaria.it/documenti/dwnl.php?id=1222

Lettera di Marija Pavlovic – Commento di Padre Livio
iconarrowti7 http://www.radiomaria.it/archivio_audio/popup.php?id=1498&browser=0

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Da Holy Queen:

[...] con lettera autografa scritta sotto giuramento e inviata alla Congregazione della Dottrina della Fede, la veggente Marija Pavlovic aveva posta una chiara cesura tra la comunità di Medjugorje e quella fondata da Padre Tomislav « Kraljice mira ». Non possiamo che rallegrarci per la decisione della Chiesa di tutelare il Popolo di Dio.

Lo status canonico del Rev. fra Tomislav Vlašić, OFM
Vescovo, 2008-08-31

La Congregazione per la Dottrina della Fede, con Lettera prot. 144/1985-27164, del 30 maggio 2008, mi ha incaricato, in qualità di Vescovo locale di Mostar-Duvno, di informare la comunità diocesana sullo status canonico di fra Tomislav Vlasic, fondatore dell’aggregazione ”Kraljice mira potpuno Tvoji – po Mariji k Isusu”.

Nella Lettera, firmata dal Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, arcivescovo Angelo Amato, sta scritto:

„Nel contesto del fenomeno Medjugorje, questo Dicastero sta trattando il caso del Rev. P. Tomislav Vlasic, OFM, originario di codesta regione e fondatore dell’aggregazione ‘Kraljice Mira, potpuno tvoji – po Mariji k Isusu’.

Con Decreto del 25 gennaio 2008, debitamente intimato, questo Dicastero imponeva severe misure cautelari e disciplinari al Rev. Vlasic.

Notizie non infondate, giunte a questa Congregazione, rivelano che il religioso in parola non abbia ottemperato, neppure parzialmente, all’obbedienza ecclesiastica richiesta dalla delicatissima situazione in cui versa, mentre si appura che svolge solerte attività in codesta diocesi di Mostar-Duvno e nei territori pertinenti, dando vita ad opere di religione, edifici ed altro.

Poiché il Rev. Vlasic è incorso nella censura dell’interdetto latae sententiae riservato a questo Dicastero, prego l’E.V., per il bene dei fedeli, di informare la comunità della condizione canonica del P. Vlasic, e, nel contempo, di relazionare circa la situazione in merito…”.

* * * * *

Si tratta del fatto che la stessa Congregazione della Santa Sede ha applicato le sanzioni ecclesiastiche nei confronti del R. P. Tomislav Vlašić, come risulta dal Decreto della Congregazione (prot. 144/1985), del 25 gennaio 2008, firmato dal Cardinale William Levada, Prefetto, e dall’Arcivescovo Angelo Amato, Segretario della Congregazione, e il “Concordat cum originali”, del 30 gennaio 2008, verificato da msgr. John Kennedy, ufficiale della Congregazione.

Il Decreto è notificato al R. P. fra Tomislav Vlašić in Curia Generale OFM a Roma, il 16 febbraio 2008, e l’intimazione è stata controfirmata dal Ministro Generale dei Frati Minori, Padre fra José R. Carballo, Ordinario del Padre Vlašić.

Nel Decreto della Congregazione sta scritto che il R. P. Tomislav Vlašić, è chierico dell’Ordine dei Frati Minori – fondatore dell’aggregazione „Kraljice Mira, potpuno tvoji – po Mariji k Isusu“ e coinvolto nel “fenomeno Medjugorje » -segnalato alla Congregazione “per divulgazione di dubbie dottrine, manipolazione delle coscienze, sospetto misticismo, disobbedienza ad ordini legittimamente impartiti ed addebiti contra sextum”.

Studiato il caso, la Congregazione nel suo Congresso particolare ha decretato le sanzioni al R. P. fra Tomislav Vlašić, come segue:

„1. È fatto obbligo di dimora in una domus Ordinis della regione Lombardia (Italia) determinata dal Ministro Generale dell’Ordine, da attuarsi entro trenta giorni dalla legittima intimazione del presente decreto;

2. È interdetta ogni relazione con la comunità ‘Kraljice Mira…’ e con i suoi membri;

3. È vietato effettuare negozi giuridici e agire negli organismi amministrativi sia canonici che civili senza licenza scritta ad actum del Ministro Generale dell’Ordine e sotto la responsabilità dello stesso;

4. È fatto obbligo di seguire un iter formativo teologico-spirituale con valutazione finale e, previa recognitio di questo Dicastero, emissione della professio fidei;

5. Sono proibiti l’esercizio della ‘cura d’anime’, la predicazione, i pubblici interventi ed è revocata la facoltà di confessare fino alla conclusione di quanto disposto al numero precedente, salva la valutazione di merito.

Alla violazione dell’obbligo di dimora (n. 1) e dei divieti menzionati ai nn. 3 e 5 è annessa la sanzione dell’interdetto (ex can. 1332) latae sententiae, riservato alla Sede Apostolica.

Si ammonisce il Rev. Vlasic che in caso di contumacia si procederà al processo penale giudiziale in vista di più aspre sanzioni, non esclusa la dimissione, considerati anche i sospetti di eresia e scisma nonché di atti scandalosi contra sextum, aggravati da motivazioni mistiche.

Il Rev. Vlašić rimane sotto la giurisdizione diretta del Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori che provvederà alla vigilanza tramite il Superiore locale o altro Delegato”.

* * * * *

Ai sacerdoti, religiosi, religiose ed altri fedeli nelle Diocesi di Mostar-Duvno e Trebinje-Mrkan, nonché a tutti a cui spetta “nei territori pertinenti”, si porta a conoscenza in quale status canonico versa il R. P. fra Tomislav Vlašić.

Con particolari ossequi

+ Ratko Perić, vescovo, m.p.

don Ante Luburić, cancelliere, m.p.

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