Abuso della propria libertà
Posté par atempodiblog le 21 novembre 2008
Gli squilibri, i malesseri che affliggono il mondo intero, sono in relazione con uno squilibrio intimo che si radica nel cuore degli uomini (cfr. Cost. Gaudium et Spes, 10). Alla luce della fede, questo squilibrio si chiama peccato, abuso della propria libertà, a partire dal peccato originale. Sul piano delle relazioni interpersonali il peccato, che è rottura con Dio, secondo la Sacra Scrittura, coincide sempre con atteggiamenti di egoismo, orgoglio, ambizione, invidia e odio; questi generano, a loro volta, la corruzione, l’edonismo e la superficialità nelle relazioni reciproche; e da queste derivano le ingiustizie, le dominazioni, e le violenze a tutti i livelli e le situazioni conflittuali tra le persone, i gruppi sociali e i popoli (cfr. Galati 14,21).
Giovanni Paolo II
Omelia alla Santa Messa, Maputo (Mozambico), 18 settembre 1988
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