L’orologio

Posté par atempodiblog le 27 octobre 2008

L'orologio dans Riflessioni orologioyy1

Tutti hanno un orologio e nessuno ha tempo. Scambiate le due cose: lasciate il vostro orologio e riprendetevi il vostro tempo. [...] L’orologio è diventato, soprattutto ai nostri giorni, una sorta di giudice inesorabile: persino quando si è in Chiesa, è facile vedere fedeli che controllano l’ora sul quadrante dei loro orologi, quasi a contingentare anche il tempo destinato a Dio. Si diventa, così, schiavi delle scadenze prefissate. Guai a infrangere la sequenza degli impegni di un ufficio, guai a interrompere una serie di affari o di incombenze per restare da soli, fermarsi, passeggiare, pensare, respirare! Certo, non bisogna dilapidare «il tempo che divora ogni cosa» (edax rerum), come diceva Ovidio, un tempo «che si è fatto breve» (così san Paolo ai Corinzi). Tuttavia, in una società frenetica come la nostra, convinta solo che «il tempo è denaro», è necessario qualche volta di più buttar via l’orologio e riappropriarsi del nostro tempo per viverlo in modo personale, libero, intimo, creativo, quieto e sereno.

di Gianfranco Ravasi - Avvenire

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