« Lezione nei luoghi di Gomorra »
Posté par atempodiblog le 23 octobre 2008
« Lezione nei luoghi di Gomorra »
L’iniziativa degli studenti della Seconda Università
Foto: Riccardo Siano
Previste anche manifestazioni degli studenti del Convitto
Lezioni bloccate, traffico fermo, centinaia di studenti universitari in corteo per le strade di Napoli: è il bilancio nel pomeriggio di mobilitazione degli atenei contro la riforma Gelmini nella città partenopea.
Cortei. Manifestazioni spontanee di studenti contro la riforma Gelmini si sono susseguite in mattinata a Napoli. La prima attuata da circa 400 ragazzi di quattro istituti superiori della zona occidentale della città, che in corteo hanno attraversato viale Kennedy, la sede dei binari del metro all’altezza della stazione di Campi Flegrei (provocando uno stop alla circolazione dei treni per un breve lasso di tempo), manifestando infine sotto la sede della Rai in viale Marconi. Assemblea e presidio spontaneo a piazza del Gesù, davanti allo storico liceo classico « Genovesi », occupato due giorni fa, con un via vai di centinaia di studenti universitari e delle superiori.
Seconda Università: lezioni nei luoghi di Gomorra. Lezioni all’aperto in luoghi « simbolo » della provincia di Caserta, identificati come regno del clan dei Casalesi, come Casal di Principe e Castel Volturno, spazi di discussione permanenti nelle Facoltà, una manifestazione contemporanea a quella nazionale del 14 novembre con un’assemblea generale. Queste le principali iniziative prese oggi nel polo scientifico in via Vivaldi a Caserta della Seconda Università di Napoli, dove oltre 600 persone (presidi, docenti, ricercatori e studenti) hanno animato per oltre tre ore il dibattito.
L’Orientale. Una manifestazione è partita da palazzo Giusso, sede storica dell’Università L’Orientale occupata da ieri. Oltre trecento studenti si sono riuniti in assemblea nel primo pomeriggio e di lì si sono mossi per bloccare le lezioni negli altri palazzi dell’Università.
Prima tappa palazzo del Mediterraneo in via Marina dove i manifestanti hanno bloccato i corsi della scuola di specializzazione per l’insegnamento secondario. Il corteo si è poi snodato per le strade del centro paralizzando il traffico al suo passaggio: corso Umberto, via Sant’Anna dei Lombardi e in ultimo via Forno Vecchio.
Qui nella sede di Architettura si è svolta un’ulteriore assemblea: fra le proposte emerse durante la riunione pomeridiana ci sono le lezioni all’aperto. Domattina il liceo Fonseca dovrebbe fare da apripista con delle lezioni tenute in piazza, fanno sapere i rappresentanti degli studenti.
Cinquanta scuole mobilitate. Secondo l’Uds, a Napoli sono più di 50 le scuole che si sono mobilitate: « Questa mattina 4000 studenti degli Istituti Villari, Fermi, Galiani e le altre scuole della zona hanno sfilato in corteo sotto l’Assessorato Regionale all’Istruzione. Tra le altre scuole, sono in autogestione il Cuoco, il Caruso, il Torricelli ed il Liceo Artistico, mentre sono occupati il Vittorini, il Margherita di Savoia, il Fantini, il Giordano Bruno di Arzano ed il Pitagora di Pozzuoli. Molte altre scuole sono in assemblea permanente (Don Milani, Ottavo Magistrale) ».
Ci sarà anche il convitto. Domani gli studenti dei licei scientifico e classico europeo del Convitto Vittorio Emanuele II di Napoli protesteranno in Piazza Dante contro il decreto Gelmini. La decisione è stata presa dall’assemblea d’istituto che l’ha votata all’unanimità. « Protestiamo – spiega Lorenzo Nitti, rappresentante d’istituto – perchè vogliamo difendere quel modello di scuola garantito dall’articolo 34 della Costituzione ‘libera e aperta a tutti’; non sarà e non vuol essere una manifestazione politica ma di informazione dell’opinione pubblica anche per difendere il Convitto Nazionale che offre istruzione ed ospitalità di qualità e che sarebbe penalizzato nella diminuzione del numero di educatori. Chiederemo al Consiglio dei docenti – aggiunge Nitti – di fare lezione in Piazza Dante ».
Fonte: napoli.repubblica.it
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