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Lo scrigno

Posté par atempodiblog le 31 octobre 2008

Lo scrigno dans Racconti e storielle scrignocq5

Vivevo sul lato in ombra della strada
e osservavo i giardini dei vicini
al di là della strada, festanti
nella luce del sole.
Mi sentivo povero,
e andavo di porta in porta con la mia fame.
Più mi davano della loro incurante abbondanza,
più diventavo consapevole
della mia ciotola da mendicante.
Finché un mattino mi destai dal sonno
all’improvviso aprirsi della mia porta,
e tu entrasti a chiedermi la carità.
Disperato, ruppi il coperchio del mio scrigno,
e scoprii sorpreso la mia ricchezza. 

di Rabindranath Tagore

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L’uovo

Posté par atempodiblog le 31 octobre 2008

L'uovo dans Don Bruno Ferrero uovobz1

Una donna, che non aveva grandi risorse economiche, trovò un uovo. Tutta felice, chiamò il marito e i figli e disse: « Tutte le nostre preoccupazioni sono finite. Guardate un po’: ho trovato un uovo! Noi non lo mangeremo, ma lo porteremo al nostro vicino perché lo faccia covare dalla sua chioccia. Così presto avremo un pulcino, che diventerà una gallina. Noi naturalmente non mangeremo la gallina, ma le faremo deporre molte uova, e dalle uova avremo molte altre galline, che faranno altre uova. Così avremo tante galline e tante uova. Noi non mangeremo né galline né uova, ma le venderemo e ci compreremo una vitellina. Alleveremo la vitellina e la faremo diventare una mucca. La mucca ci darà altri vitelli, finché avremo una bella mandria. Venderemo la mandria e ci compreremo un campo, poi venderemo e compreremo, compreremo e venderemo ».
Mentre parlava, la donna gesticolava. L’uovo le scivolò di mano e si spiaccicò per terra.

I nostri propositi assomigliano spesso alle chiacchiere di questa donna: « Farò… Dirò… Rimedierò… ». Passano i giorni e gli anni, e non facciamo niente.

di Bruno Ferrero - Quaranta storie nel deserto

 

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Verità e bugie sui contenuti del decreto

Posté par atempodiblog le 31 octobre 2008

Verità e bugie sui contenuti del decreto dans Articoli di Giornali e News gelminigt9

Il decreto Gelmini sulla scuola è legge. Il Senato ha approvato ieri con 162 voti favorevoli, 134 contrari e 3 astenuti il provvedimento che porta il nome del ministro dell’Istruzione. Il sì definitivo è arrivato al termine di una due giorni di fuoco nell’aula di palazzo Madama, con l’ostruzionismo dell’opposizione, e dopo settimane di proteste di piazza fra scontri e occupazioni. Ecco tutte le bugie sulla riforma.

VERO

Maestro unico Nelle scuole elementari torna il maestro unico.
Le classi funzioneranno per 24 ore alla settimana.
Le ore di straordinario all’insegnante nel 2009 verranno pagate con il fondo di istituto, che sarà poi reintegrato dal ministero dell’Istruzione.

Tempo pieno Con il maestro unico il tempo pieno aumenterà. Infatti passando da due insegnanti a uno si avranno più docenti a disposizione e si potranno aumentare del 50% le classi che possono usufruire del tempo pieno.

Voto in condotta Torna il voto in condotta: farà media con i voti conseguiti nelle diverse materie scolastiche, e se sarà inferiore al 6 determinerà la bocciatura dell’alunno.

Educazione civica L’apprendimento della Costituzione diventa uno dei cardini dell’educazione. Viene infatti reintrodotto lo studio dell’educazione civica, che diventa materia obbligatoria. Il nome della disciplina sarà « Cittadinanza e Costituzione ».

FALSO

Tagli agli stipendi Nessuna diminuzione sui salari dei docenti: grazie alla stretta sulle spese aumenteranno gli stipendi. Si tratta di 2 miliardi da dividere fra innovazione e gratifiche ai docenti. Dal 2012 il « premio » sarà destinato a 257 mila insegnanti.

Classi per stranieri La proposta della Lega, approvata dalla Camera, è solo una mozione al decreto che non ha effetto concreto ma solo una valenza politica. La mozione parla di un eventuale test di ingresso per verificare lo stato di conoscenza della lingua italiana.

Licenziamenti Tecnicamente non verrà licenziato nessuno. Nei tre anni (2009 – 2011) gli interventi ricadono solo sui posti a tempo determinato. Per gli insegnanti la riduzione riguarda 87.400 cattedre. Per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario 42.500 posti.

Meno docenti per i disabili Non viene attaccata la quota degli insegnanti di sostegno per gli alunni diversamente abili. Si tratta di circa 90mila docenti. Anzi, nelle ultime assunzioni la quota dei docenti di sostegno è stata tra le più ampie.

Scompare la lingua inglese Nelle scuole elementari rimane lo studio della lingua inglese. Dall’anno prossimo sarà affidato a un docente specializzato, che affiancherà il maestro unico, così come accadrà per l’insegnamento di religione, educazione fisica e informatica.

Fonte: Il Giornale

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Il Cardinale Sepe su Facebook

Posté par atempodiblog le 30 octobre 2008

Internet: Cardinale Sepe fa il pieno su Facebook
Arcivescovo di Napoli rivela, ‘ho 200 nuovi amici al giorno’


L’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, debutta sul social network Facebook e registra un grande successo. Il porporato ha rivelato di raccogliere ’200 amici al giorno’ ed ha spiegato il suo segreto: ‘Bisogna andare laddove c’e’ la gente e se la gente e’ su Facebook andiamo pure la’. Mi scrivono in tutte le lingue ma il napoletano e’ sempre la lingua piu’ usata e piu’ bella’.

Fonte: Ansa

Il Cardinale Sepe su Facebook dans Articoli di Giornali e News sepefr4 
Immagine tratta da: napoli.repubblica.it

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P. Livio sul messaggio del 25/10/2008

Posté par atempodiblog le 29 octobre 2008

Commento di Padre Livio al messaggio mensile
Tratto da: Holy Queen

P. Livio sul messaggio del 25/10/2008 dans Anticristo plivioiz7

Si tratta di un messaggio particolarissimo. In genere la Madonna, in occasione del messaggio del 25 ottobre, dava un messaggio che ci introduceva alla festa dei santi e dei defunti, per aiutarci a meditare sulla meta della nostra vita che è il Cielo. Questa volta la Madonna ha voluto che noi guardassimo alla situazione quaggiù su questa terra così come la vede Dio. La situazione è di grande pericolo: mai la Madonna ha usato in passato le parole che usa in questo messaggio. È dal messaggio del 1 gennaio 2001 che la Madonna non parla più di Satana. In quella occasione a Mirjana aveva lanciato un grido di allarme dicendo che Satana era sciolto dalle catene, e ci invitava a stare vicini a lei e al cuore di Gesù. L’espressione « sciolto dalle catene » risale al libro dell’Apocalisse, quando si parla del Drago, e la Madonna la applica al nostro tempo. Esistono anche altre profezie al riguardo, come quella della beata Caterina Emmerick, che nel 1820 aveva udito una voce che le rivelava che 50 anni prima del 2000 Lucifero sarebbe stato sciolto dalle catene.

In questo messaggio c’è una espressione che indica la gravità del momento storico in cui viviamo, ed è quella in cui parla di un « piano di Satana ». In genere la Madonna ha sempre parlato dei suoi piani e di Satana che li ostacola, ora però la Madonna formula in modo esplicito quello che già implicitamente aveva già detto in passato, ossia l’esistenza di un piano di Satana e lo svela: si tratta di un piano anticristico. Infatti l’espressione « mette se stesso al posto di Dio » è presente nella Sacra Scrittura nella Seconda Lettera ai Tessalonicesi (Capitolo 2, 3-4), quando San Paolo parla dell’anticristo, dell’uomo iniquo, del figlio della perdizione. Inoltre questa espressione è stata ripresa più volte, anche recentemente, da papa Benedetto XVI in occasione del commento alla parabola dei vignaioli: «Vi è chi, avendo deciso che « Dio è morto », dichiara « dio » se stesso, ritenendosi l’unico artefice del proprio destino, il proprietario assoluto del mondo» (5 ottobre 2008). L’anticristo per eccellenza, ossia colui che vuole mettersi al posto di Dio e farsi adorare al posto di Dio, è Satana, che si incarna e manifesta attraverso gli uomini, la società, le istituzioni.

Questo tentativo di Satana di sostituirsi a Dio noi lo riscontriamo ogni giorno, quando vediamo che il mondo si allontana sempre più da Dio attraverso il dilagare dell’immoralità, dell’incredulità, della menzogna, della superbia, dello spirito di potenza che spinge gli uomini ad armarsi di armi di distruzione di massa. Non è dunque difficile capire qual è il piano di Satana: proclamarsi re di questo mondo, prendere il posto di Dio nel cuore degli uomini distruggendo tutto ciò che c’è di bello e di buono nell’anima di ognuno, farsi adorare al posto di Dio, seppellire la società nella violenza e nella menzogna, anticipare l’inferno su questa terra e portare il mondo alla distruzione. La Madonna già in altri tempi aveva delineato questo piano, ad esempio nel messaggio del 25 gennaio 1991, quando disse che Satana desiderava distruggere non soltanto vita umana, ma anche la natura e il pianeta sul quale vivete. Nel messaggio del 25 gennaio 1997 aveva detto che gli uomini volevano creare un mondo nuovo senza Dio.

Dietro questo progetto c’è Satana, che entrando nel cuore degli uomini, distrugge la fede e la morale. Quando nel cuore degli uomini si infiltra Satana scompare la bontà, la misericordia e la verità, e si manifesta la bramosia, l’ingordigia, la cattiveria, la spietatezza, l’infedeltà, la menzogna, la violenza, il disprezzo del prossimo, il disprezzo di Dio e la bestemmia. Questo è lo spettacolo di un cuore in cui Satana ha preso dimora. Questo quadro che la Madonna ci descrive è molto realistico e lo si vede ad occhio nudo sfogliando il giornale al mattino. Mentre noi ci preoccupiamo che nelle borse di tutto il mondo vengono distrutte le ricchezzie, la Madonna ci indica l’azione di Satana che distrugge tutto ciò che c’è di buono e di bello nell’anima di tutti noi. Questo è un quadro che a mio parere focalizza molto bene il tempo che precede il verificarsi dei Dieci Segreti. Il tempo dei Dieci Segreti sarà il tempo della manifestazione anticristica ma anche il tempo in cui Satana verrà sconfitto.

Se il piano di Satana è quello di conquistare il mondo, regnando nel cuore degli uomini e portando il mondo alla distruzione non solo spirituale e morale ma anche materiale, la Madonna risponde chiamando alla battaglia tutti coloro che hanno risposto alla sua chiamata. Si tratta di una impostazione tipicamente biblica, perché in tutta la Sacra Scrittura, quando si svela il piano del nemico, subito c’è l’esortazione di stare saldi e resistenti nella fede. La Madonna fa la medesima cosa e invita tutti, nessuno escluso, ea pregare per le sue intenzioni che realizzarenno un suo piano. La Madonna usa parole che sottolineano che stiamo vivendo un momento di emergenza. La Madonna ci invita ad unirci a lei nella preghiera per sconfiggere il piano di satana. Come possiamo aiutare la Madonna? In primo luogo con la nostra preghiera incessante fatta col cuore, la Santa Messa, il Rosario, ma anche la buona volontà, l’adorazione, la supplica, l’intercessione. Dobbiamo sentirci impegnati e non perdere tempo in chiacchere inutili o davanti alla televisione.

A mio parere siamo già entrati nel tempo della grande battaglia, dal momento che la parola usa la parola « armatevi »: una parola fortissima, che sta ad indicare la battaglia escatologica. La Madonna ci richiama nuovamente alla preghiera e al digiuno (a pane ed acqua, il mercoledì e il venerdì da mezzanotte a mezzanotte). Con questi mezzi non solo aiutiamo la Madonna a fermare il piano di satana, ma entriamo nella luce di Dio e vediamo l’amore di Dio anche nei momenti più difficili, anche quando siamo travolti dallo scoraggiamento, dalle persecuzioni, dalle incomprensioni. Con il digiuno il cuore si purifica, entra nella luce soprannaturale, riceve da Dio la pace, la forza e la conoscenza della sua volontà. Senza la preghiera e il digiuno rischiamo di venire travolti dalle potenze del male.

Come vedete si tratta di un messaggio non ordinario, nel quale si indica il nemico delle nostre anime che sta conquistando la terra conquistando i cuori uno per uno con l’obiettivo di porsi al posto di Dio come oggetto di adorazione (“ti darò tutto ciò, se mi adorerai” è la tentazione di Satana). In questo messaggio è tratteggiata la dimensione anticristica del momento storico in cui viviamo. Ma la Madonna è qui come Regina, e ci chiede di combattere con lei con le armi della preghiera e del digiuno, di essere testimoni di pace, amore e speranza, e di diventare così suoi strumenti.

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Non salvate questa scuola

Posté par atempodiblog le 29 octobre 2008

Non salvate questa scuola dans Articoli di Giornali e News diddlhh3

NON SALVATE QUESTA SCUOLA
di Susanna Tamaro

Da venticinque anni vivo accanto al ministero della Pubblica Istruzione, in Viale Trastevere. Ogni autunno, al tempo della caduta delle foglie e della vendemmia, al tempo in cui le castagne cadono al suolo – quelle castagne che per decenni hanno popolato i sussidiari della scuola italiana – le grandi masse di studenti, come facessero parte del ciclico movimento della natura, cominciano ad agitarsi rumorosamente. L’autunno è ormai fisiologicamente la stagione degli scioperi e delle occupazioni. Cambiano i governi, cambiano i ministri, cambia vertiginosamente il mondo intorno, ma l’autunno resta il tempo della grande protesta. Quest’anno però l’usuale protesta ha assunto dimensioni abnormi e anche pericolose.
Mai infatti era successo che scendessero in piazza i bambini delle elementari – azione gravissima – e che anche settori vasti e lontani dal mondo della scuola si mobilitassero in modo così virulento, come se si trattasse di uno scontro in cui è in gioco la sopravvivenza della civiltà. Il clima non è molto diverso da quello che ci fu al tempo della legge sulla fecondazione assistita. O sei di qua o sei di là. E se sei di là, sei un oscurantista, nemico del progresso e dell’uomo, una persona disprezzabile, da demonizzare e quindi io non prenderò mai seriamente in considerazione le tue idee, le tue riflessioni. A chi giova un clima del genere? A chi fa gioco impedire un discorso serio e maturo sul bene comune? Quello che deprime, in questa situazione, è l’alto livello di infantilismo, di immaturità. Mentre da una parte si cerca di risolvere un problema estremamente grave come quello della scuola, dall’altra si soffia irragionevolmente sul fuoco, fomentando antagonismi che nulla hanno a che vedere con la meditata proposta del programma. Salva la scuola, gridano migliaia di cartelli dai muri delle nostre città. Ma salvare cosa, da chi? Salvare quale scuola? Quella che produce ragazzi incapaci di esprimersi correttamente, che inzeppano i curricula vitae, le tesi, gli stessi concorsi della magistratura di strafalcioni che fanno inorridire? Quella che ci spinge agli ultimi posti dei livelli europei? Quella che ha istituito il demenziale sistema dei crediti e dei debiti formativi, delle miriadi di lauree che, se non fossero reali, provocherebbero minuti di serena ilarità?
Ho frequentato le magistrali, arrivando anche a fare il concorso per insegnare perché ho sempre pensato che i primi anni di apprendimento fossero i più importanti e che dedicarsi a questo fosse una straordinaria avventura. Poi la vita mi ha portato in un’altra direzione, ma la passione non mi ha abbandonato. Scrivo libri per l’infanzia, inoltre ho quattro nipoti in età scolare e vivo con tre bambine che vanno alla scuola dell’obbligo. Per questo, posso dire che in Italia abbiamo ancora molte realtà straordinarie. Straordinarie per passione, per intelligenza, per creatività. E dove ci sono queste realtà, i bambini crescono appassionati, curiosi, aperti alla vita. Ma, accanto a queste che, ringraziando il cielo, non sono poche, si è insinuata, negli ultimi decenni, una volontà perversa dei legislatori che sembra avere l’unico scopo di complicare le cose semplici. La scuola elementare si chiama così, appunto, vorrei ricordarlo, perché deve insegnare gli «elementi base». Ad un certo punto però, agli illuminati riformatori, è parso che proprio questa scuola andasse modernizzata, «liceizzata», adeguata, cioè, alla complessità di informazione di questi tempi. La semplicità, l’essenzialità, la sobrietà andavano cancellate nel nome della modernità. Un bambino proiettato nel futuro, nei tempi meravigliosamente complessi che viviamo, non poteva avere quelle scarse nozioni ottocentesche che sono state la spina dorsale dell’educazione di intere generazioni. E così, ogni giorno, vedo uscire la piccola Martina piegata da uno zaino che contiene ben otto libri. Otto libri per la seconda elementare? E allora noi che abbiamo studiato sull’unico sussidiario, siamo tutti ignoranti? Tempo fa un padre, preoccupato, mi diceva: «Mia figlia sa tutto sulle piogge acide ma non ha la minima idea di cosa siano i decilitri e i millilitri».
Certo, ci sono bambini estremamente informati, ma informati vuole dire preparati? E soprattutto, in un mondo che già bombarda informazioni, i bambini hanno bisogno di altre informazioni? O hanno bisogno piuttosto del sapere? In Europa siamo agli ultimi posti come preparazione scientifica. Come è possibile, mi chiedo, dato che ormai, per insegnare matematica alle elementari, bisogna avere una laurea? Una persona più preparata, di solito dovrebbe creare bambini più preparati, mentre sono sempre più confusi. «Segnala le entità equipotenti», ho trovato scritto nel libro di una mia nipotina di prima elementare. Lei mi guardava con sguardo smarrito chiedendo aiuto e io ho risposto con uno sguardo altrettanto smarrito. A un’altra, già in seconda, ho chiesto: «Quanto fa 1+1?» e lei trionfante ha risposto: «11». Eppure io, in prima elementare, avevo imparato che una ciliegia più una ciliegia fa due ciliegie e non ho mai avuto dubbi su questo.
Perché tanta paura della semplicità, perché tanta paura della chiarezza? Forse perché si è perso di vista cosa vuol dire educare: dal latino ducere, vuol dire «condurre». Ma per condurre devo sapere qual è la direzione verso cui tendo. Se non so dove sto andando, se non so qual è la mia meta, come posso guidare le persone che mi sono affidate? Educare non vuol dire intrattenere, ma dare a un bambino i fondamenti etici sui quali potrà costruire la sua complessità di persona. Credo che una delle grandi emergenze di cui si parli poco, per non dire affatto, sia la precaria condizione del sistema nervoso dei bambini che vivono in questi tempi. Il loro cervello, spesso affidato a delle suadenti balie elettroniche, è sottoposto a una continua eccitazione di stimoli diversi. È proprio questa stimolazione forsennata, quest’abitudine a fare zapping che frantuma in loro qualsiasi possibilità di attenzione. E che cos’è l’uomo senza attenzione? Qualsiasi cosa io voglia fare – dal falegname all’astronauta, a scrivere una lettera d’amore – ho bisogno assoluto di attenzione e di concentrazione, devo saper collegare i gesti e sapere che, senza quel collegamento, non ottengo nulla.
Oltre alla semplicità, all’altare della modernità abbiamo anche sacrificato l’idea che esista una natura umana e che questa natura vada rispettata e aiutata nella sua crescita. Per questo penso che togliere il maestro unico sia stata una grandissima stupidaggine come quella, tra l’altro, di abolire le magistrali. Un essere umano, per crescere, ha bisogno di stabilità, di certezze, di silenzio, solo così può riuscire a formarsi un suo pensiero e non sarà un docile soldatino nelle mani dei grandi manipolatori. La natura umana si forma nello sforzo, nella fatica, nell’idea che lo sforzo e la fatica siano passaggi fondamentali per crescere e imparare. Se non mi sforzo, se non mi applico, se non passo attraverso le forche caudine della noia, non sarò mai capace di costruire niente. E contro chi va questa confusione di intenti, questa mancanza di preparazione, se non contro le persone che un giorno saranno adulte e che avranno carenze nell’esprimersi? Saranno loro a pagarne il prezzo, perché il bambino incerto nelle nozioni della scuola elementare, sarà ancora più incerto alle medie e, alle superiori, costruirà una casa fatta di carta, pronta a volar via al primo soffio di vento. Ma un giorno la scuola e l’università finiranno, ci sarà l’incontro con il mondo del lavoro e con quali mezzi potranno affrontare un momento così importante? Come faranno a inserirsi in una società che è stata mostrata loro unicamente come antagonista? Non si tratta, a mio avviso, di essere di destra o di sinistra – io, ad esempio, ero molto negativa sulla riforma Moratti – ma di avere il coraggio di osservare la realtà e di affrontarla con quel sentimento così desueto ormai ma così importante che si chiama buonsenso e, assieme a quell’altro sentimento altrettanto lontano dai nostri giorni, che si chiama buona volontà, cercare di lavorare insieme per costruire, per una volta, il bene comune delle generazioni future alle quali finora abbiamo offerto degli esempi davvero pessimi.

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Arrestata per avere ucciso il “marito virtuale”

Posté par atempodiblog le 29 octobre 2008

Arrestata per avere ucciso il “marito virtuale” di un mondo online

Arrestata per avere ucciso il “marito virtuale” dans Articoli di Giornali e News virtualhz7 
Foto: AsiaNews.it

In un mondo web, la donna si infuria perché il “marito” divorzia, senza nemmeno una spiegazione. Per vendetta, penetra nel computer dell’autore del “marito” e lo “uccide”. Ora rischia anche 5 anni di carcere per avere manomesso l’altrui computer.

Tokyo (AsiaNews/Agenzie) – Il marito virtuale di un sito online divorzia e la donna, infuriata, manomette il computer del creatore di questo marito e lo “elimina”. Per questo è stata arrestata e rischia sino a 5 anni di carcere. La donna, una giapponese, insegnante di piano di 43 anni, ha creato un proprio avatar (personaggio virtuale) sul sito online interattivo “Maple Story”, dove questi personaggi immaginari vivono e hanno persino una vera e propria vita sociale. Ma un giorno il marito virtuale “d’improvviso divorzia, senza una parola di spiegazione. Questo mi ha fatto infuriare”, dirà poi alla polizia.

Così a maggio usa le informazioni ricevute dall’autore dell’avatar suo marito, quando erano “felicemente sposati”, penetra nel suo computer e lo “uccide”. Quando l’uomo scopre che il suo avatar è morto, denuncia tutto alla polizia.

Ora la donna è stata arrestata a Miyazaki, per accesso illegale al computer dell’uomo e manipolazione dei suoi dati, ed è stata portata a Sapporo, lontana mille chilometri. Ha ammesso tutto e ha aggiunto di non avere mai pensato a una qualsiasi vendetta nella vita reale. Queli che ha commesso sono comunque reati gravi per la legge nipponica, che prevedono il carcere fino a 5 anni o una multa fino a 5mila dollari.

Questi mondi virtuali sono sempre più frequentati da persone che ci vivono vere vite parallele, nelle quali, ad esempio, vivono le avventure e ottengono il successo che non hanno nel mondo reale, oppure abbandonano le inibizioni per compiere attività che non farebbero nella realtà. Peraltro in questi mondi ci sono regole precise e rigide: chi non le rispetta può esserne “espulso” inibendogli ulteriori accessi.

Non mancano casi in cui queste vite immaginarie hanno avuto conseguenze nel mondo reale. A Tokyo un ragazzo di 16 anni è accusato di avere “rubato” i dati e la password di un altro giocatore online per sottrargli 360mila dollari di denaro “virtuale”.

Ad agosto una donna del Delaware (Usa) è stata accusata di avere tramato il rapimento di un ragazzo con cui si era “fidanzata” sul sito web “Second Life”.

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I propositi

Posté par atempodiblog le 29 octobre 2008

I propositi dans Don Bruno Ferrero diddlfioreridfx6

L’adolescente scriveva i suoi propositi chino sul tavolo, mentre la mamma stirava la biancheria.
«Se vedessi qualcuno in procinto di annegare», scriveva l’adolescente «mi butterei subito in acqua per soccorrerlo. Se si incendia la casa salverei i bambini. Durante un terremoto non avrei certo paura a but­tarmi tra le macerie pericolanti per salvare qualcu­no. Poi dedicherei la mia vita per aiutare tutti i po­veri del mondo…».
La mamma: «Per piacere, vammi a prendere un po’ di pane qui sotto».
«Mamma, non vedi che piove?».

Quanti «vorrei» nella vita spirituale…
Una bambina di 12 anni ha scritto: «Siamo noi gli uomini del futuro, tocca a noi migliorare la si­tuazione. La cosa più grave è star lì a far niente, a guardare questo povero mondo che si sbriciola. Noi diciamo viva la pace e facciamo la guerra, abbasso la droga e ne aumentiamo il commercio, basta col terrorismo e uccidiamo i giusti. Però non è detto che a ciò non si possa mettere fine. Io volevo dire que­sto: se sei triste per l’odio nel mondo, non piangere e non perdere la speranza, ma fa’ qualcosa, anche di piccolo».
Fa’ qualcosa, anche di piccolo…

di Bruno Ferrero - Il canto del grillo

 

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Le navi

Posté par atempodiblog le 29 octobre 2008

Le navi dans Riflessioni navero5navero5 dans Riflessioni

Le navi, così come le persone, viaggiano male se hanno il vento esattamente di poppa, perché le spinge pigramente lungo la loro rotta senza bisogno di far manovre o di gestire le vele: sembra che il vento sia favorevole, in quanto soffia nella direzione in cui si vuole andare, ma in effetti è distruttivo, in quanto induce ad allentare la tensione e a trascurare le proprie capacità. Ciò di cui si ha bisogno è un vento leggermente contrario alla nave, così si manterrà la tensione, la linfa potrà scorrere e le idee potranno germogliare: le navi, come le persone, reagiscono alle sfide.

di James Michener

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San Giuda Taddeo Apostolo

Posté par atempodiblog le 28 octobre 2008

San Giuda Taddeo Apostolo dans Fede, morale e teologia San-Giuda-Taddeo

Il santo che si festeggia oggi assieme a Simone «il cananeo», pur appartenendo al gruppo dei 12 apostoli, non va confuso con l’omonimo apostolo traditore di Gesù, l’Iscariota. Si tratta infatti di Giuda fratello di Giacomo, detto Taddeo, che significa «magnanimo». Un nome ben conosciuto dalla tradizione ebraica quello di Giuda: era stato, infatti, di uno dei figli di Giacobbe e dalla tribù di Giuda sarebbe uscita la stirpe dello stesso Messia. Inoltre, nel secondo secolo avanti Cristo, Giuda Maccabeo era stato un eroe della rivolta giudaica contro Antioco IV. Secondo il racconto dell’evangelista Giovanni al capitolo 14 durante l’ultima cena Giuda Taddeo domanda a Gesù: «Signore, come è accaduto che devi manifestarti a noi e non al mondo?». «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui», è la risposta di Gesù. Dopo l’Ascensione, anche Giuda Taddeo, secondo la tradizione, andò a portare nel mondo l’annuncio di Cristo. Secondo qualcuno, egli avrebbe evangelizzato la Mesopotamia; secondo altri la Libia. Forse anch’egli è morto martire e sarebbe stato sepolto in Persia. (Avvenire)

Patronato: Casi disperati

Etimologia: Giuda = zelatore di Dio, lodata, dall’ebraico

Emblema: Barca, Bastone, Lancia

Martirologio Romano: Festa dei santi Simone e Giuda, Apostoli: il primo era soprannominato Cananeo o “Zelota”, e l’altro, chiamato anche Taddeo, figlio di Giacomo, nell’ultima Cena interrogò il Signore sulla sua manifestazione ed egli gli rispose: «Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui».

Tratto da: http://www.santiebeati.it/dettaglio/21900

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Ivan nella Cattedrale di Santo Stefano

Posté par atempodiblog le 28 octobre 2008

Ivan Dragičević nella Cattedrale di Santo Stefano a Vienna
Fonte: Radio Maria


Ivan nella Cattedrale di Santo Stefano dans Medjugorje ivanpq6

Martedì 16 Settembre 2008 nella Cattedrale di Santo Stefano a Vienna, dove è stata organizzata una preghiera per la pace, ha parlato anche Ivan Dragičević di fronte ad alcune migliaia di persone.
La Cattedrale era gremita di fedeli di diversi gruppi di preghiera e movimenti. Il tema dell’incontro era « Un messaggio per te ». I Maltesi si sono preoccupati che tutto si svolgesse senza problemi. La Gioventù Maltese è stata attivamente coinvolta nella preparazione. L’organizzazione guidata dal Mag. Oktavian Eiselsberg è stata eccellente.
Il programma è iniziato nella Cattedrale alle ore 16:00 con la preghiera dell’Angelus, seguita dalla testimonianza di due uomini che hanno voluto condividere le loro esperienze personali.
Alfred Ofner, comandante della squadra dei pompieri di Baden, ha parlato della sua guarigione nella Chiesa di Medjugorje. Fra Michele, della Comunità « Maria Regina della Pace », ha testimoniato il suo lungo cammino di uscita dalla « crisi di sesso, droga e musica rock ». Un Sacerdote gli ha pagato il viaggio a Medjugorje dove in un attimo ha sentito quanto Dio lo ami, e così è iniziato in lui il cammino di conversione.
Alle ore 17:00 ha preso la parola Ivan Dragičević: « Siamo venuti ad incontrare Gesù e a cercare protezione e sicurezza presso Sua Madre ». Egli ha descritto i primi due giorni delle apparizioni e ha riconosciuto che durante questi 27 anni si è chiesto ogni giorno: « Perché proprio io? Non c’era nessuno migliore di me? ». Vede la sua conversione personale come un processo, un programma per la vita quotidiana. « Maria mi ha preso nella sua scuola. Mi sforzo di essere un bravo allievo e di fare bene i miei compiti di casa, io e la mia famiglia ».
Il messaggio da 27 anni è sempre lo stesso: La pace tra Dio e l’uomo e la pace tra gli uomini, la pace nei cuori attraverso la conversione, la preghiera, la penitenza, il digiuno, la fede e l’amore, il perdono, la lettura della Bibbia e la celebrazione della Santa Messa. Solo attraverso la preghiera il mondo può guarire spiritualmente.
E’ seguita la preghiera comunitaria dei Misteri Gaudiosi del Rosario e un po’ prima delle 18:40 Ivan si è inginocchiato davanti all’Altare. Per circa 10 minuti, nonostante la grande folla presente nella Cattedrale, ha regnato un completo silenzio durante il tempo del suo incontro con la Gospa. Alle ore 19:00 il Dott. Leo M. Maasburg, Direttore Nazionale dell’organizzazione Missio Austria ha celebrato la Santa Messa in concelebrazione con circa 20 Sacerdoti. Durante tutta la serata altri Sacerdoti nella Cattedrale si sono messi a disposizione dei fedeli per la Confessione, il dialogo, e la preghiera per diverse intenzioni. Molti fedeli hanno accettato questa offerta.
E’ stata toccante anche la preghiera del Credo e dei sette Padre nostro, Ave Maria e Gloria al Padre per la pace che i Sacerdoti e i fedeli hanno pregato in ginocchio dopo la Santa Messa.
Dopo la Santa Messa Ivan ha parlato del suo incontro con la Madre di Dio: « Maria era gioiosa e ci ha salutato con le parole « Sia lodato Gesù! ». Poi ha pregato a lungo con le mani stese per tutti, e in particolare per i malati. Maria ha benedetto tutti i presenti e tutti gli oggetti ». Ivan ha detto che Maria gioisce con noi e che ci invita a vivere i messaggi. « Cari figli, con voi desidero realizzare i miei piani. Pregate con me per la pace nelle famiglie ». Ha pregato con Ivan il Padre nostro ed il Gloria al Padre, ha avuto una breve conversazione personale con lui e se n’è andata. Il testimone di Medjugorje ha ringraziato per quella serata col desiderio che il buon seme cresca e ha detto che rimarrà unito in preghiera con tutti coloro che erano presenti.
Alle 20:30 è seguita l’Adorazione Eucaristica quale ora di Misericordia.
Mercoledì 17 Settembre 2008 il Cardinale Dott. Christoph Schönborn, Arcivescovo di Vienna, ha ricevuto l’ospite da Medjugorje per la preghiera di mezzogiorno nella Cappella della sua casa, a cui è seguita una conversazione durante la quale il veggente ha parlato con lui delle intenzioni più importanti della Gospa. L’incontro, a cui hanno partecipato anche gli amici di Medjugorje di Vienna, si è svolto in un’atmosfera molto cordiale.
Ivan ha incontrato anche il Nunzio Apostolico in Austria, l’Arcivescovo Dott. Edmond Farhat. Nel 1998, quando era Nunzio in Slovenia, Sua Eccellenza ha avisitato Medjugorje. Come molti dei suoi compatrioti del Libano egli è molto attaccato a Maria, Regina della Pace.

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Il cardinale sdogana Medjugorje

Posté par atempodiblog le 27 octobre 2008

 Il cardinale sdogana Medjugorje dans Medjugorje medjugorje

 

Chiesa gremita per il prelato che ha definito il Paese bosniaco il confessionale del mondo
Il cardinale sdogana Medjugorje
Di F. Ghizzoni e A. Zambiano – Giornale di Reggio

Basilica di San Quirino gremita di fedeli per la visita del Cardinal Dario Castrillon Hoyos, presidente della pontifica commissione Ecclesia Dei. Nell’occasione della Peregrinatio Mariae, ha pontificato la messa preceduta dal solenne ingresso in Basilica assieme ai canonici di San Quirino don Rino Bortolotti, don Romano Vescovi, don Giulio Righi, don Gaetano Incerti e don Claudio Gonzaga. Il prelato, commentando il Vangelo in cui Cristo, morendo in croce, affida la Madre al discepolo Giovanni, ha affermato che con queste parole «la Beata Vergine Maria ci è stata donata da Gesù come suo dono personale e in questo clima di affidamento e consacrazione a Maria si svolge ogni peregrinazione della Vergine, come quella che sta avvenendo qui a Correggio.
Non è possibile conversione senza una vita di preghiera». Il cardinale ha osservato che nelle apparizioni di Fatima è evidente come la Madonna ci chieda innanzitutto la preghiera. «L’Angelo propone ai tre fanciulli e a noi prima di tutto la profonda adorazione di Dio, accompagnata alla pratica delle virtù teologali e alla preghiera di riparazione. Sempre a proposito di preghiera, il carattere deciso e la sua fedeltà al Magistero alla Chiesa, hanno poi consentito al Cardinale di stigmatizzare senza tentennamenti l’episodio accaduto a Lourdes durante il recente viaggio del Papa, dove un sacerdote ha modificato l’Ave Maria: «Quel sacerdote è stato più saggio dell’Angelo Gabriele, più saggio di Santa Elisabetta e più saggio della Chiesa (autori dell’Ave Maria)», ha commentato in modo sarcastico il prelato. Il porporato ha poi ricordato come «la devozione alla Madonna deve essere alimentata alla luce della rivelazione, della tradizione e del magistero della chiesa. Ogni generazione, ogni cristiano, ogni sacerdote, ogni religioso e religiosa, deve accogliere Maria come Madre e Regina nella propria vita». Citando Giovanni Paolo II, il cardinale ha osservato che «una particolare manifestazione della maternità di Maria riguardo agli uomini sono i luoghi nei quali ella s’incontra con loro.
Ciò è evidente soprattutto nei santuari mariani, che attirano fedeli da tutti i continenti, come Fatima, Lourdes e, ultimamente, Medjugorje. Del Paese bosniaco, il prelato, nell’incontro con i sacerdoti, aveva precedentemente, espresso giudizi più che lusinghieri definendolo anche «il confessionale del mondo». Una frase che fa comprendere come anche ai livelli alti dei sacri palazzi, pur non essendo ancora state riconosciute le apparizioni dei sei veggenti (una di queste, Marja, recentemente a Reggio ), che si susseguono da oltre 20 anni, si riconoscano i frutti spirituali di Medjugorie, primo requisito per una approvazione della Chiesa. Pertanto, «la nostra fede diventerà sempre più eucaristica, come quella dei pastorelli». La Peregrinatio Mariae continua per tutta la settimana. Questa sera alle 21, l’arcivescovo di Modena Benito Cocchi presiederà la Messa nella Basilica di San Quirino.
Nel corso della celebrazione saranno ricordati i sacerdoti e i laici uccisi in odio alla fede durante la seconda guerra mondiale. Particolare attenzione sarà riservata al seminarista Servo di Dio Rolando Rivi, per il quale il vescovo modenese ha iniziato la causa di beatificazione, e don Umberto Pessina, il parroco assassinato nel 1946. Venerdì sera il vescovo ausiliare di Reggio Lorenzo Ghizzoni, celebrerà una messa per i giovani alle 21. Grande rilevanza avrà la processione a Correggio di sabato sera, alle 21, guidata da monsignor Salvatore Vitiello, docente di Teologia alla Cattolica di Roma.

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Messaggio di Medjugorje 25/10/2008

Posté par atempodiblog le 27 octobre 2008

Tratto dal sito HOLY QUEEN (holy.harmoniae.com):

Immagine

Messaggio della Madonna di Medjugorje del 25 ottobre 2008:

«Cari figli, vi invito tutti in modo speciale a pregare per le mie intenzioni affinché attraverso le vostre preghiere si fermi il piano di Satana su questa terra, che é ogni giorno più lontana da Dio, e mette se stesso al posto di Dio e distrugge tutto ciò che é bello e buono nell’anima di ognuno di voi. Per questo, figlioli, armatevi con la preghiera e il digiuno affinché siate consapevoli di quanto Dio vi ama e fate la volontà di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata».

Messaggio di Medjugorje 25/10/2008 dans Digiuno medjpadredankocl7

Commento di Padre Danko al messaggio mensile:

Stasera la Madonna ci invita a pregare per le sue intenzioni, perché, se nella preghiera ci abbandoniamo a Dio, il piano di satana non si realizzerà su questa terra. Con questo messaggio la Madonna cerca la nostra collaborazione. Noi siamo coscienti che Gesù e la Madonna possono vincere satana anche senza di noi, ma cercano la nostra collaborazione, perché Dio ci ha creati liberi e desidera che ci decidiamo per Lui. Dio ci ha creati senza di noi, ma non può salvarci senza di noi, se noi non lo desideriamo. Quando la Madonna parla del piano di satana su questa terra, prima di tutto non dobbiamo pensare alla natura, ma all’uomo e a tutti i peccati che l’uomo odierno fa, quando cede alle tentazioni di satana e commette peccati gravi di diverse specie: matrimoni omosessuali, aborti, omicidi, fornicazioni, frode dei poveri, bestemmie, droga, alcool, eccetera.

L’uomo odierno mette continuamente se stesso al posto di Dio e ripete il peccato delle prime pagine della Bibbia. Al primo posto non ci sono più le virtù cristiane. Per tanti l’euro è diventato Dio. La conseguenza di questo è che si distrugge tutto quello che è bello e buono nell’anima della gente. La Madonna ci dà i mezzi per opporci al piano di satana e questi sono la preghiera e il digiuno. Tanti di noi pensano di pregare e credere tanto. Ma se facciamo un’indagine vedremo che non preghiamo così tanto. Vedremo che parliamo al telefono, beviamo un caffé o guardiamo una partita più di quanto preghiamo. Il digiuno e la preghiera, sin dalle radici del Cristianesimo, sono stati i mezzi più importanti per la lotta contro il male. Se non preghiamo, non possiamo neanche credere, perché la fede o la confidenza sono in relazione con Qualcuno e questi è Dio. La preghiera è l’incontro con Dio e da questo incontro nasce una forte e robusta fede.

La Madonna nel messaggio del 25 novembre 1987 ci invita a pregare affinché satana non ci attiri con la sua superbia e la sua falsa forza. Lei dice: “Io sono con voi e desidero che crediate che io vi amo”. Nel messaggio di stasera la Madonna finisce con le parole: “fate la volontà di Dio”. “Sul rotolo del libro di me è scritto, che io faccia il tuo volere” (salmo 40, 9). L’uomo che fa la volontà di Dio è pieno di gioia e di pace. Fare la volontà di Dio significa camminare a grandi passi verso la santità. L’umiltà è la caratteristica di chi fa la volontà di Dio, questi è obbediente e mansueto. Quelli che non rispondono alla chiamata di fare la volontà di Dio sono occupati con le cose terrene e non mettono Dio al primo posto; sono pieni di ambizioni e usano ogni mezzo per arrivare alla meta che si sono prefissi. Essi misurano con le misure terrene. Decidiamoci tutti stasera per Dio e diventeremo i veri testimoni dell’amore di Dio e della Madonna, diventeremo i discepoli che Gesù vuole che diventiamo.

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L’orologio

Posté par atempodiblog le 27 octobre 2008

L'orologio dans Riflessioni orologioyy1

Tutti hanno un orologio e nessuno ha tempo. Scambiate le due cose: lasciate il vostro orologio e riprendetevi il vostro tempo. [...] L’orologio è diventato, soprattutto ai nostri giorni, una sorta di giudice inesorabile: persino quando si è in Chiesa, è facile vedere fedeli che controllano l’ora sul quadrante dei loro orologi, quasi a contingentare anche il tempo destinato a Dio. Si diventa, così, schiavi delle scadenze prefissate. Guai a infrangere la sequenza degli impegni di un ufficio, guai a interrompere una serie di affari o di incombenze per restare da soli, fermarsi, passeggiare, pensare, respirare! Certo, non bisogna dilapidare «il tempo che divora ogni cosa» (edax rerum), come diceva Ovidio, un tempo «che si è fatto breve» (così san Paolo ai Corinzi). Tuttavia, in una società frenetica come la nostra, convinta solo che «il tempo è denaro», è necessario qualche volta di più buttar via l’orologio e riappropriarsi del nostro tempo per viverlo in modo personale, libero, intimo, creativo, quieto e sereno.

di Gianfranco Ravasi - Avvenire

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Aiuti per l’esame di coscienza

Posté par atempodiblog le 27 octobre 2008

 

Confessione:
aiuti per l’esame di coscienza

Tratto da ‘Il Giornalino’ di Radio Maria

Aiuti per l’esame di coscienza dans Fede, morale e teologia coscienzahz3

 

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