Bonus « secchioni »

Posté par atempodiblog le 19 août 2008

Scuola, arriva il bonus « secchioni »
Soldi ai più bravi, l’esempio di 2 licei
Fonte: tgcom.mediaset.it

Bonus
Due licei aprono le casse agli studenti più bravi. Apripista in questa iniziativa è stato il liceo classico Ennio Quirino Visconti, a Roma: un bonus da 90 euro da spendere in libreria verrà consegnato ai 50 più meritevoli che abbiano riportato almeno la media dell’otto. Al liceo scientifico Einstein di Milano premiano i « secchioni » con 200 euro spendibili per libri, dvd, biglietti per il teatro o il cinema, corsi di musica e attività sportive.

L’iniziativa dei due istituti è la prima nella storia della scuola italiana ed è stata ripresa sulle pagine del quotidiano La Stampa. Ma perché solo a 50 studenti e solo 90 euro? I presidi hanno attinto alle proprie risorse, che sono finanziate con estrema parsimonia dal ministero: circa 2 miliardi di euro per 10.600 scuole distribuite in 46mila sedi.

« Per la prima volta – spiega al giornale Rosario Salamone, preside del Visconti – grazie ai fondi resi disponibili dall’autonomia scolastica, con una delibera del consiglio di istituto, abbiamo deciso di premiare il merito, la dedizione, l’assoluta umiltà con la quale i ragazzi si sono dedicati allo studio nel corso dell’anno appena trascorso. Occorre sostenere questi ragazzi nel loro sforzo di andare controcorrente e dare loro un segnale forte del sostegno degli adulti e della scuola. Non bisogna infatti dimenticare che questi ragazzi saranno la futura classe dirigente del Paese ».

Al liceo Einstein di Milano il preside Maria Sebastiana Spoliti ha deliberato uno stanziamento extra per premiare con 200 euro i più meritevoli. Premiando gli allievi migliori, peraltro, i due licei ricalcano la linea meritocratica introdotta nella scuola italiana dal ministro del governo prodi, Beppe Fioroni, e confermata dall’attuale titolare dell’Istruzione, Mariastella Gelmini.

L’iniziativa divide però l’opinione pubblica. Se per il preside del Visconti è giusto valorizzare chi si sacrifica sui libri e « dopo la maturità consiglio loro un bel viaggio culturale », una mamma milanese ha storto il naso. « Quei 200 euro preferisco darli io a mia figlia – ha detto il genitore -, la scuola pensi a spendere i soldi per migliorare l’insegnamento visto che l’anno scorso all’Einstein era un andare e venire di supplenti ».

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