• Accueil
  • > Archives pour le Samedi 28 juin 2008

Lo spaventapasseri

Posté par atempodiblog le 28 juin 2008

Lo spaventapasseri dans Don Bruno Ferrero spaventapasseripb7 

Una volta un cardellino fu ferito a un’ala da un cacciatore. Per qualche tempo riuscì a sopravvivere con quello che trovava per terra. Poi, terribile e gelido, arrivò l’inverno. Un freddo mattino, cercando qualcosa da mettere nel becco, il cardellino si posò su uno spaventapasseri. Era uno spaventapasseri molto distinto, grande amico di gazze, cornacchie e volatili vari. Aveva il corpo di paglia infagottato in un vecchio abito da cerimonia; la testa era una grossa zucca arancione; i denti erano fatti con granelli di mais; per naso aveva una carota e due noci per occhi. « Che ti capita, cardellino? », chiese lo spaventapasseri, gentile come sempre. « Va male. – sospirò il cardellino – Il freddo mi sta uccidendo e non ho un rifugio. Per non parlare del cibo. Penso che non rivedrò la primavera ». « Non aver paura. Rifugiati qui sotto la giacca. La mia paglia è asciutta e calda ». Così il cardellino trovò una casa nel cuore di paglia dello spaventapasseri. Restava il problema del cibo. Era sempre più difficile per il cardellino trovare bacche o semi. Un giorno in cui tutto rabbrividiva sotto il velo gelido della brina, lo spaventapasseri disse dolcemente al cardellino. « Cardellino, mangia i miei denti: sono ottimi granelli di mais ». « Ma tu resterai senza bocca ». « Sembrerò molto più saggio ». Lo spaventapasseri rimase senza bocca, ma era contento che il suo piccolo amico vivesse. E gli sorrideva con gli occhi di noce. Dopo qualche giorno fu la volta del naso di carota. « Mangialo. E’ ricco di vitamine », diceva lo spaventapasseri al cardellino. Toccò poi alle noci che servivano da occhi. « Mi basteranno i tuoi racconti », diceva lui. Infine lo spaventapasseri offrì al cardellino anche la zucca che gli faceva da testa. Quando arrivò la primavera, lo spaventapasseri non c’era più. Ma il cardellino era vivo e spiccò il volo nel cielo azzurro.

« Mentre essi mangiavano, Gesù prese il pane e, pronunziata la benedizione, lo spezzò e lo diede ai discepoli dicendo: Prendete e mangiate; questo è il mio corpo » (Matteo 26,26).

di Bruno Ferrero – Cerchi nell’acqua

Publié dans Don Bruno Ferrero, Racconti e storielle, Riflessioni | 1 Commentaire »

Il legno inutile

Posté par atempodiblog le 28 juin 2008

Il legno inutile dans Don Bruno Ferrero scalacielo

In un angolo sperduto del mondo, nel folto di una foresta fittissima, c’era una scaletta. Era una semplice scala a pioli, di vecchio legno stagionato e usurato.
Era circondata da abeti, lacci, betulle. Alberi stupendi. Là in mezzo sembrava davvero una cosa meschina.
I boscaioli che lavoravano nella foresta, un giorno, arrivarono fin là. Guardarono la scala con commiserazione: « Ma che robaccia è? » esclamò uno.
« Non è buona neanche da bruciare » disse un altro.
Uno di loro impugnò l’ascia e l’abbatté con due colpi ben assestati. Venne giù in un attimo. Era davvero una cosa da niente. I boscaioli si allontanarono ridacchiando.
Ma quella era la scala su cui ogni sera si arrampicava l’omino che accendeva le stelle.
Da quella notte il cielo sulla foresta rimase senza stelle.

C’è una scala anche dentro di te. Paragonata alle tante cose che ti vengono offerte ogni giorno é un niente. Ma è la scala che serve per salire ad accendere le stelle nel tuo cielo.
Si chiama preghiera.

Bruno Ferrero – A volte basta un raggio di sole

Publié dans Don Bruno Ferrero, Racconti e storielle | Pas de Commentaire »