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« Fede e vera fede »

Posté par atempodiblog le 14 juin 2008

In una parrocchia situata in una zona agricola, il sacerdote del paese un giorno, vista la siccità che da molto tempo gravava sul territorio, annunciò che la domenica successiva durante la Messa si sarebbe pregato per la pioggia.Giunge la domenica e la Chiesa è stracolma di gente. Molte più persone delle solite che normalmente seguivano la Messa domenicale.

Ad un certo punto il prete inizia a camminare per i banchi dando occhiate a destra ed a sinistra, la gente lo guarda incuriosito senza comprendere il perché del suo strano comportamento. Alla fine del suo giro tra i banchi sale sul pulpito ed annuncia:

« Cari amici, oggi siete convenuti qui per pregare il Signore che ci mandi un po’ di pioggia per la nostra terra ormai riarsa dal sole e dalla siccità che da molti mesi non ci da tregua….ma il Signore oggi non ci esaudirà!! »

A queste parole tutti rimangono sbigottiti e dai banchi si alza un mormorio, la gente si domanda come mai, proprio il prete, dica una cosa del genere dopo che aveva chiesto ai fedeli di andare alla Messa proprio per quel motivo.

Il sacerdote, dopo un attimo di riflessione, continua: « Il Signore oggi non ci esaudirà perché nessuno di voi è venuto qui con l’ombrello…. ».

Fonte: mariadinazareth.it

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Amami come sei

Posté par atempodiblog le 14 juin 2008

Gesù parla a un’anima

“Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo: – so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: “Dammi il tuo cuore, amami come sei…”. Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all’amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che vorresti non commettere più, non ti permetto di non amarmi. Amami come sei. In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell’aridità, nella fedeltà o nella infedeltà, amami… come sei.., Voglio l’amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai. Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino radioso di purezza, di nobiltà e di amore ? non sono io l’Onnipotente ?. E se mi piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore? Figlio mio, lascia che Ti ami, voglio il tuo cuore. Certo voglio col tempo trasformarti ma per ora ti amo come sei… e desidero che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l’amore. Amo in te anche la tua debolezza, amo l’amore dei poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un gran grido: “Gesù ti amo”. Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno né della tua scienza, né del tuo talento. Una cosa sola m’importa, di vederti lavorare con amore. Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così debole che alimenterebbero il tuo amor proprio; non ti preoccupare di questo. Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai … perché ti ho creato soltanto per l’amore. Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante, io il Re dei Re! Busso e aspetto; affrettati ad aprirmi. Non allegare la tua miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, morresti di dolore. Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare di fiducia. Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte; voglio che tu faccia anche l’azione più insignificante solo per amore. Conto su di te per darmi gioia… Non ti preoccupare di non possedere virtù: ti darò le mie. Quando dovrai soffrire, ti darò la forza. Mi hai dato l’amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare… Ma ricordati… amami come sei… Ti ho dato mia Madre; fa passare, fa passare tutto dal suo Cuore così puro. Qualunque cosa accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all’amore, non mi ameresti mai… Va…”

Tratto da: gesu.altervista.org

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Per l’ammalato

Posté par atempodiblog le 14 juin 2008

Per l'ammalato dans Apparizioni mariane e santuari insegnare-a-pregare

Durante l’apparizione del 23 giugno 1985, la veggente Jelena Vasilj riferisce che la Madonna ha detto a proposito di questa Preghiera per l’ammalato: «Cari figli, la preghiera più bella che potreste recitare per un ammalato è proprio questa!».

“O mio Dio, questo ammalato che è qui davanti a te,
è venuto a chiederti ciò che desidera e che ritiene
essere la cosa più importante per lui.

Tu, o Dio, fa’ entrare nel suo cuore la consapevolezza
che è importante innanzitutto essere sani nell’anima!

O Signore, sia fatta su di lui la tua santa volontà in tutto!
Se tu vuoi che guarisca, che gli sia donata la salute.
Ma se la tua volontà è diversa,
fa’ che questo ammalato possa portare la sua croce con serena accettazione.

Ti prego anche per noi che intercediamo per lui:
purifica i nostri cuori per renderci degni di donare la tua santa misericordia.

O Dio, proteggi questo ammalato e allevia le sue pene.
Aiutalo a portare con coraggio la sua croce così che attraverso di lui venga lodato e santificato il tuo santo nome”.

(dopo la preghiera, recitare tre volte il Gloria)

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L’educazione

Posté par atempodiblog le 14 juin 2008

Quand’ero adolescente – raccontava un uomo ad un amico – mio padre mi mise in guardia da certi posti in città. Mi disse: « Non andare mai in una discoteca, figlio mio ».
« Perché no, papà? », domandai.
« Perché vedresti cose che non dovresti vedere ».
Questo, ovviamente, suscitò la mia curiosità. E alla prima occasione andai in una discoteca.
« E hai visto qualcosa che non dovevi vedere? », domandò l’amico.
« Certo », rispose l’uomo. « Ho visto mio padre ».

Un bambino in piedi sul letto nel suo pigiamino rosso punta il dito contro la mamma e fieramente dichiara: « In non voglio essere intelligente. Io non voglio essere beneducato. Io voglio essere come papà! ».
L’esempio non è uno dei tanti metodi per educare. E’ l’unico.

di Bruno Ferrero – A volte basta un raggio di sole

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