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La porta

Posté par atempodiblog le 29 mai 2008

La porta dans Don Bruno Ferrero La-porta

C’è un quadro famoso che rappresenta Gesù in un giardino buio. Con la mano sinistra alza una lampada che illumina la scena, con la destra bussa ad una porta pesante e robusta.
Quando il quadro fu presentato per la prima volta ad una mostra, un visitatore fece notare al pittore un particolare curioso.
« Nel suo quadro c’è un errore. La porta è senza maniglia ».
« Non è un errore » rispose il pittore. « Quella è la porta del cuore umano.
Si apre solo dall’interno ».

L’aeroporto di una città dell’Estremo Oriente venne investito da un furioso temporale.
I passeggeri attraversarono di corsa la pista per salire su un DC3 pronto al decollo per un volo interno.
Un missionario, bagnato fradicio, riuscì a trovare un posto comodo accanto a un finestrino. Una graziosa hostess aiutava gli altri passeggeri a sistemarsi.
Il decollo era prossimo e un uomo dell’equipaggio chiuse il pesante portello dell’aereo.
Improvvisamente si vide un uomo che correva verso l’aereo, riparandosi come poteva, con un impermeabile. Il ritardatario bussò energicamente alla porta dell’aereo, chiedendo di entrare. L’hostess gli spiegò a segni che era troppo tardi. L’uomo raddoppiò i colpi contro lo sportello dell’aereo.
L’hostess cercò di convincerlo a desistere. « Non si può… E tardi…
Dobbiamo partire », cercava di farsi capire a segni dall’oblò.
Niente da fare: l’uomo insisteva e chiedeva di entrare.
Alla fine l’hostess cedette e aprì lo sportello.
Tese la mano e aiutò il passeggero ritardatario a issarsi nell’interno.
E rimase a bocca aperta. Quell’uomo era il pilota dell’aereo. Attento! Non lasciare a terra il pilota della tua vita.

di Bruno Ferrero – C’è qualcuno lassù?

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La scelta

Posté par atempodiblog le 29 mai 2008

La scelta dans Don Bruno Ferrero La-scelta

Un uomo si sentiva perennemente oppresso dalle difficoltà della vita e se ne lamentò con un famoso maestro di spirito.
« Non ce la faccio più! Questa vita mi è insopportabile ».
Il maestro prese una manciata di cenere e la lasciò cadere in un bicchiere pieno di limpida acqua da bere che aveva sul tavolo, dicendo: « Queste sono le tue sofferenze ». Tutta l’acqua del bicchiere s’intorbidì e s’insudiciò. Il maestro la buttò via. Il maestro prese un’altra manciata di cenere, identica alla precedente, la fece vedere all’uomo, poi si affacciò alla finestra e la buttò nel mare. La cenere si disperse in un attimo e il mare rimase esattamente com’era prima. « Vedi? » spiegò il maestro. « Ogni giorno devi decidere se essere un bicchiere d’acqua o il mare ».

Troppi cuori piccoli, troppi animi esitanti, troppe menti ristrette e braccia rattrappite. Una delle mancanze più serie del nostro tempo è il coraggio, che di fronte ad ogni problema fa dire tranquillamente: « Da qualche parte certamente c’è una soluzione ed io la troverò ».

di Bruno Ferrero – Il segreto dei pesci rossi

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