L’appassionato schiavo del dolore
Posté par atempodiblog le 22 mai 2008
L’appassionato schiavo del dolore
di Léon Bloy
Ogni afflizione al corpo e all’anima è un male d’esilio.
Io sono soprattutto un uomo di guerra, ma il mio furore si rivolgerà soltanto contro i potenti, gli ipocriti, i seduttori di anime, gli avari e sono straziato dalla pietà per gli oppressi e i sofferenti.
Non è in potere di nessun uomo il non cercare il Paradiso, fosse pure nella disperazione.
Il dolore non è il nostro fine ultimo, è la felicità il nostro fine ultimo. Il dolore ci conduce per mano sulla soglia della vita eterna.
L’uomo che non soffre o che non vuol soffrire, è un figlio diseredato dal Figlio di Dio che sposò il Dolore, perché solo colui che accetta di soffrire può intravvedere la Pace della sua anima.
Non accusatemi; voi credete che il sentimento religioso in me sia una particolare forma di rivolta. E’ esattamente il contrario.
Per quanto folle possa sembrarvi, io sono in realtà, un obbediente ed un tenero. E’ per questo che scrivo implacabilmente, dovendo difendere la Verità e rendere testimonianza al Dio dei poveri. Ecco tutto. Le mie pagine più veementi furono scritte per amore e spesso con lacrime d’amore, in ore di pace indicibili.
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