Chiesa in campo per il dialogo

Posté par atempodiblog le 8 janvier 2008

Nel suo dolente messaggio, in cui non ha esitato ad u­sare parole dure per defi­nire l’attuale situazione in cui ver­sano Napoli e la Campania, il car­dinale arcivescovo Crescenzio Se­pe aveva chiesto ai parroci di te­nere in chiesa veglie di preghiera per condividere con le proprie co­munità la riflessione su questo ter­ribile ed umiliante momento ed anche la speranza di poterlo su­perare invitando a coinvolgere i più giovani soprattutto nella pro­mozione della raccolta differen­ziata e nella richie­sta alle istituzioni di avviare il giusto ci­clo dei rifiuti. E il ve­scovo di Pozzuoli, Gennaro Pascarella, sotto la cui cura ca­de il quartiere di Pianura, sabato ha inviato una lettera in cui tra l’altro chiede precise ga­ranzie alle autorità che hanno deciso la riapertura della di­scarica di Pianura e condanna le forme violente di pro­testa. «È intollerabile – dice mon­signor Pascarella. – che a tutt’oggi non si riescano a intravedere vie d’uscita da una situazione che al­tre Regioni hanno già brillante­mente risolto». La delusione più grande espressa dagli abitanti di Pianura come dei vicini paesi è che non siano stati contattati, che la decisione sulla discarica sia scesa dall’alto. «È indispensabile – con­corda il vescovo di Pozzuoli – che in frangenti così delicati, che coin­volgono un così gran numero di persone e sotto tanti aspetti, non ultimo quella della salute o della vivibilità, la voce degli abitanti del territorio venga ascoltata. Cercan­do d rispondere alle richieste di si­curezze e di controllo su quello che realmente verrà sversato nella di­scarica, in modo da impedire ogni forma di possibili infiltrazioni ma­lavitose e camorristiche». Come guida della comunità ecclesiale flegrea il vescovo ha condannato «la violenza da ogni parte», ma an­che fatto un appello ben preciso. «Ho chiesto di non alimentare la tensione – afferma . – E ho rivolto un monito ai cittadini a contribui­re alla soluzione di questa lunga crisi attraverso la raccolta diffe­renziata».

La lettera di monsignor Pascarella domenica è stata letta durante le Messe celebrate nelle chiese della diocesi flegrea. Appelli al dialogo e alla responsabilità anche da don Giuseppe Cipolletta che domeni­ca ha celebrato su un altare im­provvisato davanti alla discarica della discordia. Il giovane parroco della chiesa di Sant’Antonio ave­va di fronte le facce della sua gente di Contrada Pisani, an­nichilite e stanche. La loro rabbia per il sogno infranto di ve­dere il quartiere ri­nascere è passata at­traverso le parole del sacerdote: «Vogliono prendere la spazza­tura di tutta Napoli e portarla a Pia­nura – ha detto. – È normale che la gente si ribelli. Questa è dittatura, invece ci vorrebbe il dialogo. Con l’arroganza non si risolvono i pro­blemi. Alle istituzioni bisogna chiedere: finora che cosa avete fat­to? ». E ha invitato la gente a pro­testare, ma senza violenza: «I miei parrocchiani sono persone perbe­ne: la gente va ascoltata non ba­stonata ». Dalle chiese si è dunque levata la voce che richiama le co­scienze alla responsabilità, a rico­noscere gli errori e a porvi rime­dio. «Il cristiano sente la respon­sabilità di tuteleare il Creato – sot­tolinea don Tonino Palmese, re­sponsabile dell’Ufficio per la sal­vargua del Creato della Diocesi di Napoli. – L’invito dell’arcivescovo alla preghiera significa superare i conflitti per riconciliarsi anche con chi è colpevole dello stato in cui vive Napoli».

di Valeria Chianese

2 Réponses à “Chiesa in campo per il dialogo”

  1. @ngy dit :

    Ha ragione il cardinale Sepe quando propone di fare veglie di preghiera per risolvere l’emergenza rifiuti, perché nella preghiera gli animi si placano e si pensa al bene comune. La Chiesa pensa, oltre alle anime, anche a questo pellegrinaggio sulla Terra che deve essere fatto nel modo più dignitoso possibile.

  2. Palla di Neve dit :

    Ecco un pensiero di Papa Benedetto XVI: « Il semplice attivismo può essere persino eroico. Ma l’agire esterno, in fin dei conti, resta senza frutto e perde efficacia, se non nasce dalla profonda e intima comunione con Dio ».
    Messaggio della Madonna a Medjugorje del 12 settembre 1984:
    « Oggi non è importante dire agli altri tante parole e neanche slanciarsi in un frenetico attivismo. E’ importante soprattutto pregare per poter stare in Dio. Sarà lui ad operare attraverso di voi. »

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