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Colui che non cerchiamo più

Posté par atempodiblog le 25 septembre 2007

Colui che non cerchiamo più dans Fede, morale e teologia padrelivio

Si può affermare che credere in Dio è ragionevole e non crederci è irrazionale. Il principio di causalità fa si che di fronte a un universo che risplende per grandiosità, per potenza, per immensità, per organizzazione, bellezza, ecc… ci risulti difficile pensare che si sia fatto per caso, si vede che è creato. Nella creazione sono presenti la potenza, la sapienza e l’amore che palesano che non è un caos ma che c’è un autore.

Chi si interroga su chi l’ha fatto Dio deve sapere che, per definizione, Dio è Colui che nessuno l’ha fatto altrimenti sarebbe una creatura. Dio è l’essere che sussiste per se stesso ed è causa di se stesso. La ragione umana arriva a dire che Dio c’è. Se uno riflette nel suo cuore vede che abbiamo un’intelligenza che va oltre la finitezza, già domandandoci “chi l’ha fatto il mondo?” andiamo oltre il limite della materia e abbiamo una moralità che va oltre l’istinto. Nell’amore dell’uomo c’è il desiderio di eternità, infatti due persone che si amano vogliono un amore eterno che va oltre la morte. L’uomo trascende l’uomo.

Dato che Dio è invisibile e inafferrabile, quindi nascosto, è possibile anche l’incredulità. C’è abbastanza luce per credere e abbastanza buio per non credere. Dio si è rivelato nell’Antico Testamento attraverso la mediazione degli uomini, infatti, la gente ascoltava i profeti. Dio, poi, ha voluto rendersi visibile facendosi uomo e si è presentato a noi come un Neonato. Si è fatto uomo per guarirci dal peccato, la cui causa è la superbia.

Quindi, le cose cambiano parecchio quando crediamo ed affermiamo che quel Bambino nato 2007 anni fa in una mangiatoia a Betlemme è Dio. Infatti, credere che Dio esiste è un presupposto ma non è il Cristianesimo, il cristiano è colui che crede che Gesù è Dio. Credere che Dio si è fatto uomo è il cuore della fede cristiana e questa ha bisogno di una grazia. Infatti, la fede è un’illuminazione sovrannaturale.

Noi abbiamo delle ragioni per credere. La prima che ha creduto è la Madonna (la nostra fede è mariana). Anche la fede di Maria aveva dei fondamenti ragionevoli (lo Spirito Santo l’aveva illuminata e preparata al momento dell’Incarnazione), Dio le aveva dato dei segni per credere. Lei è la prima cristiana.
Il segno più grande che Dio le ha dato è stato il suo concepimento verginale, l’Angelo Le ha preannunciato che il Verbo si sarebbe fatto carne per opera dello Spirito Santo e Lei ha creduto.

Il momento dell’illuminazione in cui uno crede è un momento che nella sua luminosità può anche svanire. Le esperienze mistiche le abbiamo tutti perché Dio si rivela e tocca il cuore di tutti. Questi momenti dobbiamo recuperali continuamente nella preghiera e tenerli vivi.

Ritornando alla Madonna, notiamo che Ella ha vissuto il momento dell’Annunciazione dove con la Sua fede si è donata e ha creduto ma poi ha dovuto rivivere questa fede in Lei mediante la preghiera, la meditazione e la riflessione. Anche Lei ha dovuto aggrapparsi ai segni che Dio Le ha dato per sostenere la fede. Anche a quel tempo sapevano come nascono i bambini, quindi Lei sapeva di aver concepito verginalmente con l’Annuncio dell’Angelo. Questo era il segno che Dio Le ha dato che quel Bambino che cresceva in Lei era il Figlio di Dio. Ha visto l’esitazione iniziale di San Giuseppe perché anche lui ha dovuto fare il suo cammino di fede (lui ha vissuto l’angoscia della fede). A lui apparve l’Angelo per dirgli quello che la Madonna non gli aveva detto. Maria aveva taciuto, lasciando che Dio operasse.

Molti si scandalizzano che Gesù sia morto in Croce ma in realtà non dovrebbe essere così perché il giusto è sempre perseguitato ma quello che sorprende è che Dio si sia fatto uomo nel grembo di una donna; si è fatto embrione.
Nel momento in cui la Madonna ha detto “si”, ed è esistito l’embrione il Verbo lo ha assunto a se. Quando c’è l’embrione c’è tutto il programma del futur uomo. In quel momento in cui la Madonna ha detto il “si” lo Spirito Santo ha operato il miracolo della fecondazione per cui in quel momento il Verbo si è fatto carne e ciò vuol dire che il quel momento c’era la natura umana tutta intera perché Gesù è vero uomo (e vero Dio) e inoltre avendo assunto la natura umana nella Vergine Maria assomigliava tutto a Sua Madre.

Nel Vecchio Testamento c’è tutta una lotta contro gli idoli che non si possono adorare, solo Dio va adorato. Improvvisamente nella Sacra Scrittura si adora un uomo che è Gesù. I pastori l’adorano e anche i magi. Questi ultimi non indicano solo l’universalità della fede ma rappresentano per la Madonna anche gioia e conferma della Sua fede. Maria conservava tute queste cose nel Suo Cuore e le meditava.

Dopo il Natale e i segni che ha avuto è iniziato un periodo monotono e grigio che è l’oscurità della fede.
La Madonna, nei trent’anni di vita a Nazareth, esercitò la fede di sommo grado. Credette fino in fondo che quel Bambino era il Figlio di Dio, anche quando il Figlio faceva la pipì.

Gesù e San Giovanni Battista, in una società dove tutti si sposavano, non hanno contratto matrimonio. Non erano conosciuti la verginità e il celibato.
La Madonna che ha fatto il voto di castità è perché lo Spirito Santo l’ha particolarmente illuminata.

La Madonna è “Beata Te che hai creduto” e ha avuto saldo fin dall’inizio il cuore della nostra fede. Le icone di Gesù sono due: la Nascita e la Croce.
Il Bambino ci dice tutta l’umiltà di Dio che cura la nostra superbia; il Bambino è fragilissimo e indifeso. Dio ha nascosto la Sua Onnipotenza, con la quale può far tutto, e si è mostrato nella più totale debolezza. Ha avuto fiducia in noi mettendosi nelle nostre mani.
E’ impossibile aver paura di quel Bambino.
Dio ha infranto tutte le false concezioni che avevamo su di Lui. Se Dio si fa uomo dobbiamo chiederci chi è l’uomo. La natura umana che ha in se la capacità di essere unita alla natura divina. Ogni essere umano, da quando è embrione fino al momento della sua morte, deve essere rispettato perché in lui risplende l’immagine di Dio. Perché Dio facendosi uomo, in qualche modo, si è unito a tutti gli uomini del mondo. Quindi l’uomo non può essere violentato, strumentalizzato e non è carne da macello. Noi abbiamo un destino eterno con Dio.
Giovanni Paolo II° diceva che quando non si crede più in Dio si arriva al disprezzo dell’uomo.

Il Figlio di Dio si è presentato nella cornice di una famiglia.
L’attacco di satana, oggi, va contro i fondamenti stessi della creazione: la famiglia e la nascita dell’essere umano (non si accontenta più di colpire la Chiesa e Gesù Cristo). Questi attacchi Dio li permette per vedere chi sono i suoi, perché si manifesti ciò che c’è nei cuori e di far uscire allo scoperto i ribelli.

Dio ha dato una struttura ben precisa alla Creazione: l’uomo e la donna insieme con un patto d’amore assicurano l’avvenire al genere umano, la vita.
Bisogna impedire che la fiaccola della fede si spenga essendo testimoni della fede.
All’attacco contro la famiglia si risponde con le famiglie cristiane (come la santa Famiglia di Nazareth), con le famiglie che fanno i figli, con l’amore fedele… Il Verbo di Dio si è fatto carne in una famiglia e questa è il cuore stesso dell’umanità. Quel Natale là dobbiamo e possiamo farlo rivivere nel nostro cuore.
Noi dobbiamo preparare il cuore a ricevere Dio e concepire nel nostro cuore il Verbo e farlo crescere in noi per poi partorirlo e donarlo al prossimo. Per fare questo bisogna purificare il nostro cuore con la Santa Confessione, altrimenti invece di deporre Gesù nella culla lo mandiamo al martirio.

Nella preghiera si fa l’esperienza dell’Amore di Dio.
Se una persona non è abituata a pregare l’inizio è faticoso perché questa è anche una disciplina; infatti bisogna stabilire i tempi della preghiera, almeno al mattino e alla sera. Pregare è come respirare, si mangia Dio, si beve l’Acqua Viva dello Spirito santo ed entra nel cuore tanta Pace e tanta Gioia.
Nella preghiera si scopre la Divina Presenza dentro di noi, si scopre un altro universo pieno di Luci, di Pace, dove abita la Santissima Trinità. La preghiera è un cibo per la propria anima, è un cibo senza il quale non si può vivere, di cui abbiamo bisogno continuamente. La preghiera ha anche la forza di intercessione per un mondo che non prega.
La Madonna molte volte dice che questo è un mondo senza pace e senza preghiera. In un mondo in cui non c’è preghiera, bisogna che ci sia qualcuno che prega per intercedere per gli altri. In un mondo senza pace, dobbiamo essere i portatori della Pace.

Questa è la traccia di un cammino concreto che ci rende già felici e rende presente già il Paradiso su questa Terra.
La preghiera non ha soltanto un significato di necessità personale ma anche un significato di necessità ecclesiale e sociale.
La Madonna ha delineato tre tappe: aprire il cuore, purificare il cuore, donare il cuore.
Aprire il cuore è un invito a tutti coloro che sono lontani da Dio. Questo è il primo passo e vale anche per chi è caduto nel sonno stanco dell’anima, ossia chi è caduto nella tiepidezza. Quelli che sono come un fuoco che si sta spegnendo. Quindi il primo passo è la conversione che ha il suo sbocco nella confessione, con la quale si riceve l’assoluzione e si è rivestiti della Grazia Santificante.

Purificare il cuore vuol dire che bisogna togliere le radici dei vizi capitali rimasti in noi (superbia, invidia, lussuria, accidia, ira, avarizia e gola).
Nella prima fase quindi abbiamo tolto il peccato grave, nella seconda fase si devono togliere le radici del male. Questo cammino di purificazione è molto faticoso. E’ qui che molti non perseverano e si stancano. Si è cacciato satana dal cuore ma ritorna con le sette bocche affamate dei sette vizi capitali essendo state messa a digiuno dalla confessione e reclamano di nuovo il loro cibo. Il mondo da mangiare.

Se noi perseveriamo in queste due fasi del cammino spirituale, nella purificazione del cuore, che dura tutta la vita, arriveremo alla terza fase.

Donare il cuore alla Madonna in modo che Lei lo doni a Cristo. In questa fase deve esserci l’abbandono totale, il dono totale di se! L’amore puro! Servire Dio per puro amore! Il peccato del mondo consiste in questo: che non cerca affatto Dio.
La conversione è un cammino continuo di santità. La preghiera è il frutto dell’amore verso Dio Creatore.

Sunto di una catechesi di Padre Livio

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Omaggio a MARIA!

Posté par atempodiblog le 25 septembre 2007

Omaggio a MARIA! dans Angeli gospamedjugorje

Il cuore del Cristianesimo è l’Incarnazione e quindi la Madonna ha una posizione centrale in questa fede; Gesù è stato concepito per opera dello Spirito Santo ma anche con la Sua fede. La Sua grandezza consiste nel fatto che il Suo Bambino è il Figlio Eterno del Padre che si è fatto uomo nel Suo grembo. Maria è nel cuore del “Credo”.
La Madonna, negli anni della Sua vita terrena, è stata grandissima agli occhi di Dio ma nascosta agli occhi degli uomini però dopo la Sua Assunzione in Cielo è diventata un fiume travolgente. E’ la donna più amata, celebrata e glorificata del mondo. Senza la radice di carne di Maria, garante delle verità della Incarnazione, la fede in Gesù si dissolve in moralismo, spiritualismo, solidarismo.Nel “trattato della vera devozione alla Santa Vergine” di San Luigi M. Grignion da Monfort è giustamente scritto che Maria non è stata ancora abbastanza lodata, esaltata, onorata e servita. Ella merita lodi, ossequi, amore e servizi ancora maggiori.
Il Monfort dice con i santi: la divina Maria è il paradiso terrestre del nuovo Adamo, dove questi si è incarnato per opera dello Spirito Santo, per operarvi meraviglie inimmaginabili. E’ il grande e divino mondo di Dio, dove egli custodisce bellezze e tesori ineffabili; è la magnificenza dell’Altissimo, dove è nascosto come nel proprio seno il suo unico Figlio e, in lui, tutto ciò che egli ha di più grande e prezioso. Oh! quante cose grandi e nascoste ha compiuto il Dio poten­te in questa creatura meravigliosa; ella stessa si sente costretta a proclamarlo, nono­stante la sua profonda umiltà: «Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente».
Il problema di oggi è che sono poco conosciuti sia Gesù Cristo che la Madonna.

La vera devozione a Maria è santa perché porta un’anima a evitare il peccato e imitare le virtù della santissima Vergine.
Ricordiamoci che per mezzo di Maria incominciò la salvezza del mondo e per mezzo di Maria deve essere compiuta. La santissima Vergine è necessaria agli uomini per conseguire l’ultimo fine e la devozione a Lei è necessaria ad ogni uomo per salvarsi.

Giovanni Paolo II° disse: “il Rosario è la mia preghiera prediletta” aggiungendo: “noi durante il Rosario guardiamo a Gesù con gli occhi di Maria”. Il Rosario è una preghiera cristologia e mediante questa la Madonna assolve il suo compito di ancella del Signore.
Ogni singola Ave Maria ha al centro Gesù (“del tuo seno Gesù”), la Madonna ci porta al cuore stesso di Cristo. Il Rosario è una preghiera meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità.
La Madonna è la preghiera fatta carne. La preghiera è Maria in preghiera.
Pronunciando l’Ave Maria rendi presente la Madonna in te, viva. Come diceva il Montfort: “Maria è viva in te e tu sei vivo in lei”. Durante il Rosario Lei effonde su di te la sua umiltà, la sua tenerezza materna, il suo Amore per Dio. Nel Rosario ci si tuffa nell’Oceano Immacolato che è il Cuore Santo di Maria, dove abita la Santissima Trinità. In questo Cuore si adora il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Questa esperienza è accessibile ad ogni cristiano. Lo stesso Papa diceva che sullo sfondo delle parole dell’Ave Maria passano davanti agli occhi dell’anima i principali episodi della vita di Gesù Cristo. Esse si compongono nell’insieme dei vari Misteri mettendoci in Comunione Viva con Gesù attraverso il Cuore della Madre. Nello stesso tempo il nostro cuore può racchiudere, in queste decine del Rosario, tutti i fatti che compongono la vita dell’umanità. Vicende personali e quelle del prossimo. In modo particolare di coloro che ci stanno più a cuore. La semplice preghiera del Rosario batte il ritmo della vita umana.
Per conoscere di più Maria, affido il continuo del testo ad una catechesi di Padre Livio Fanzaga.
La Madonna è tutta orientata a Gesù Cristo e il Figlio di Dio è tutto orientato a Sua Madre. Gesù è stato talmente soddisfatto di avere Maria come madre che sulla Croce ha voluto donarla a noi e l’ha voluta al suo fianco Regina Assunta in Cielo.
Quando si tessono le lodi alla Madonna si tessono anche quelle di Gesù, perché non c’è nessuna verità di fece che riguardi Maria che non riguardi il Figlio. Tutti i dogmi mariani sono il riflesso dei dogmi cristologici. Il vescovo Bruno Forte dice che tutte le verità della Fede passano attraverso Maria Santissima.

La Madonna è immacolata
. Ciò vuol dire che è stata preservata dal peccato originale. Per capire questa cosa bisogna chiedere un dono particolare dello Spirito Santo che si chiama “dono dell’intelletto” (intus legere, cioè leggere dentro) e che ci aiuta a capire i dogmi di fede.

Il mondo ha preso coscienza di se e di esistere come creatura nell’uomo, perché l’uomo è colui che pensa il mondo. L’uomo con la sua intelligenza, la sua libertà, la sua moralità, la sua anima immortale è il culmine dell’opera di Dio. Pronto ad entrare in comunione con la SS. Trinità. Dio ci ha creato per renderci partecipi di Se, per condividere con noi la sua Gioia e Divinità. Ma è successa una catastrofe, prima per la ribellione degli angeli e poi per la ribellione degli uomini.

La ribellione degli uomini è avvenuta sotto l’istigazione dell’angelo ribelle, il quale avendo vinto la partita (non senza rimedio) è passato all’incasso. Così tutti quelli che nascono hanno il peccato originale. La creazione è inquinata, cioè chi nasce da Adamo ed Eva nasce sotto l’influsso del serpente. Nel battesimo, infatti, si fa un esorcismo. Se non ci fosse stata la redenzione, la vittoria del maligno sarebbe stata definitiva.

Dio ha fatto una nuova creazione: la Madonna (la nuova Eva).

Quando la Madonna è stata concepita è successo qualcosa di meraviglioso: la nuova creazione che non fosse sotto l’impero del maligno. Un grembo dal quale è nato il Figlio di Dio fatto Uomo. Maria Immacolata è la rivincita di Dio sul demonio. Quest’ultimo è diventato il principe di questo mondo, come lo ha bollato Gesù.
Alla Madonna sono stati applicati in anticipo i meriti della redenzione. Sant’Anna e San Gioacchino erano anziani, quindi, hanno concepitoo per grazia.
L’Arcangelo non disse ti saluto Maria ma disse: “Piena di Grazia”! Mai a nessuno l’Angelo ha detto: “Piena di Grazia”. La Madonna quando ha saputo di essere la Madre del Salvatore, la Sua Anima è rimasta nella più totale umiltà e serenità. Questa creatura, senza peccato originale, avrebbe cooperato pienamente all’opera della redenzione.

Maria è Madre di tutti gli uomini redenti dal Sangue di Cristo.

La Madonna è la prima creatura che conosce il mistero della santissima Trinità
(“Il verbo del Padre si farà uomo per opera dello Spirito Santo”).

Maria, ispirata dallo Spirito Santo, aveva fatto la promessa di mantenersi casta per tutta la vita. Nel popolo ebraico non c’era una tradizione di vergini ma di madri. Questo spiega quel “non conosco uomo” pur essendo promessa a Giuseppe. Lei voleva sapere da Dio come avrebbe fatto a rimanere fedele alla promessa fatta.

San Paolo diceva che in Adamo tutti hanno peccato ma appena un predicatore, nel passato, ipotizzava che per un istante la Madonna fosse stata sotto l’influsso del maligno rischiava la vita, perché la gente non poteva sopportare ciò perché Lei era Colei che avrebbe dovuto schiacciargli la testa (infatti nella Genesi si legge “porrò inimicizia tra te e la Donna”).

La Tutta Santa è stata concepita immacolata perché doveva diventare la Madre del Redentore. Come poteva farsi Uomo il Redentore nel grembo di Colei che fosse stata anche se per un attimo sotto il giogo del serpente? Impossibile. Da Lei sarebbe nata la Fonte della Santità e della Grazia. E’ un dogma inteso in funzione della Divina Maternità.

Dio avendo nel suo progetto di farsi Uomo, si è preparato la Madre. Un capolavoro assoluto. Il Verbo si è fatto Carne nel grembo della Vergine Maria!!! Dalla Madonna si poteva e si può dire che suo Figlio è il Figlio di Dio. Il Figlio di Maria è il Figlio di Dio e il Figlio di Dio è Figlio di Maria! Lo evidenzio perché alcuni non lo sanno e se lo sanno non lo capiscono.
Gesù, per quanto riguarda la sua Divinità, è Eternamente Generato dal Padre; per quanto riguarda la sua umanità, è generato nel tempo da Sua Madre. Nella faccia assomigliava Tutto alla Madonna.
Lei ha concepito, partorito, cresciuto, servito e seguito Dio!
Il Cristianesimo è Gesù Cristo che è Figlio di Maria
.

La Madonna è custode della Fede
. La sua perseveranza nella fede è stata immensa, anche quando il Bambino Gesù faceva la pipì Lei credeva che era il Figlio di Dio. Non ha mai dubitato, nemmeno quando era appeso alla Croce. Per questo è “Beata Te che hai creduto”. E’ la Madre della Fede. In Paradiso la Madonna chiama il Redentore “Figlio” e Lui la chiama “Madre”. La domenica mattina quando le donne andarono al sepolcro Lei non c’era, perché credeva nella Resurrezione (forse Gesù Le era già apparso).

La Madonna è sempre Vergine
. Ha concepito e generato verginalmente. Il parto verginale non solo non ha violato ma ha consacrato la sua verginità. La Madonna è Sempre Vergine perché appartiene Tutta a Dio, Lei che nel suo grembo ha concepito il Verbo di Dio. Il concepimento verginale è stato un segno che Dio ha dato alla Madonna che Lei era Madre di Dio. Quindi il concepimento e il parto verginale fanno comprendere che Quel Bambino era Dio.

Assunta in Cielo
. La Sua assunzione in Cielo con il Suo Corpo Glorioso è ciò che noi saremo. Un segno elevato nel Cielo. Una Donna Vestita di Sole. Un segno di speranza per noi.

La Madonna assunta in Cielo ci ricorda quel è il nostro destino. Noi tutti parteciperemo alla Gloria di Cristo Risorto. Perirà questo corpo di morte, risorgeremo con un corpo immortale, perfetto, meraviglioso e spiritualizzato! Questa non è una promessa, Cristo è già Risorto, la Madonna è già Assunta in Cielo.

Maria è Mediatrice, Corredentrice e Avvocata.
Fra noi è il Padre c’è un solo mediatore che è Gesù, fra Gesù e noi c’è la Madonna. Colei che è Madre di Cristo è anche Madre della Chiesa e Madre di tutta l’umanità. Noi dobbiamo trattare la Madonna come l’ha trattata Gesù. Quindi dobbiamo accoglierla come Madre. E’ una Madre paziente, dolcissima, tollerante, indulgente, che ci prende per mano, che ci accudisce, che non ci abbandona mai e che ci ama immensamente. E’ Colei che intercede continuamente per ognuno di noi presso Dio.

Nell’espressione di Gesù a San Giovanni “Figlio ecco tua Madre”, il Figlio rappresenta tutti i cristiani e, quindi, vuole che tutti i cristiani prendano Maria come Madre. Non solo. Gesù sulla Croce esige che i discepoli prendano Maria come Madre e dopo (prima di salire al Cielo) lì manda nel mondo a predicare; come condizione per andare a predicare vuole che l’accettino come Madre, altrimenti non si fida ad assegnargli quel compito. Infatti nel cenacolo, prima di andare a predicare, c’era Maria Santissima.

La grandezza della maternità di Maria nel disegno di Dio è la sua risposta di Fede e di totale affidamento.

Non possiamo nascondere il dolore connesso a questa maternità
. La Madonna sapeva che accogliendo l’invito dell’Angelo (quindi la volontà di Dio) si esponeva subito a grandi sofferenze. Ricordiamo: Giuseppe voleva ripudiarla ma essendo giusto cercò di rimandarla in segreto. Essendo rimasta incinta prima del matrimonio rischiava la lapidazione. L’ansia di quando stava mettendo alla luce il Figlio di Dio e non trova che una grotta per ripararsi dal gelo della notte e una mangiatoia per deporlo. Il bimbo incontra subito la furia omicida dei grandi della Terra e la sacra famiglia conosce subito la persecuzione e l’esilio. Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse “Alzati! Prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo”. Nel Tempio stesso di Dio per bocca di Simeone, uomo giusto e timorato di Dio, lo Spirito Santo rivela quale spada di dolore trafiggerà l’anima della Madre del Redentore. Sul Calvario la Madonna sperimenterà la verità della profezia di Simeone e ne misurerà l’altezza, la larghezza e la profondità di quell’oceano di dolore che comporta la Divina Maternità. Infatti Maria vuol dire mare. Mare di gioia e mare di dolore. I familiari di Gesù uscirono per andare a prenderlo perché dicevano che era fuori di se. I parenti lo ritenevano un pazzo. Gli scribi lo consideravano un indemoniato. I compaesani di Nazareth, che la Madonna conosceva bene, sono i primi che tentano di ucciderlo. E’ un crescendo di odio satanico che culminerà nelle ore tremende della Passione quando il Figlio viene Crocifisso e “la Madre con Lui”. Ogni sofferenza di Gesù ha trovato un eco profondo nel cuore di Maria.

Nella prima annunciazione la croce è già presente perché lo stesso nome di Gesù vuol dire Salvatore (salverà il popolo dai suoi peccati). In primo piano c’è la gioia e sullo sfondo la Croce.

Giovanni Paolo II ci ha fatto notare che c’è una seconda annunciazione: quella che lo Spirito Santo fa attraverso Simeone, quando il bambino viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe per la purificazione. Simeone preannuncia a Maria il dolore che l’attende; “una spada trapasserà la Tua Anima” e preannuncia anche che il bambino sarà come pietra di contraddizione e molti avrebbero inciampato in questa pietra. Maria è una madre che gioisce e che soffre. La Madonna soffre quando Suo Figlio viene respinto e quando vede gli esseri umani che si perdono nel peccato. Molte volte la gente pensa che avendo avuto una grande missione la Madonna sia stata fortunata. Il Signore nella sua Divina Pedagogia abbina sempre a una grande missione una grande croce. Infatti la più grande croce l’ha portata Cristo che ha avuto la missione di redimere il mondo. La seconda più grande croce è quella di Maria che è stata la corredentrice. Quindi più grande è la missione e più grande è la croce. Più sublime è la missione è più sanguinosa è la croce.

Chi ama Gesù consola e rallegra Maria.

Vi invito a pregare l’Ave Maria perché la salvezza del mondo è cominciata per mezzo di essa e da essa dipende anche la salvezza di ognuno in particolare.

Come dice S. Benedetto: “Se la segui non ti smarrirai, se la preghi non dispererai, se pensi a Lei non errerai, sostenuto da Lei non cadrai, difeso da Lei non temerai, se ti guida non ti stancherai, se ti è propizia perverrai alla meta…. Ella trattiene il Figlio dal punire, il diavolo dal nuocere, le virtù dal fuggire, i meriti dal perire e la grazia dal diminuire”.

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