Come Kakà
Posté par atempodiblog le 8 septembre 2007
Bisogna vivere nella fede e nella grazia di Dio, come ci insegna Kakà (ed è tutto dire) che dopo aver vinto la Champions’ League ha alzato al Cielo una preghiera a Dio e una maglietta con la scritta: “I belong to Jesus” (Io appartengo a Gesù). Sui laccetti delle scarpe si era fatto scrivere “cosa farebbe Gesù in questo momento?”. Kakà è nel mondo ma si preserva dal male. Dovremmo domandarci con Kakà: se morissi in questo momento sarei in grazia di Dio oppure no? Bisogna fare la ‘fatica’ del cuore di rinunciare al male (anche se dovesse occerrervi tanto tempo). Il calciatore brasiliano con quel gesto ci ha invitato ad alzare gli occhi al Cielo: raggiungere Dio è il fine della nostra vita, quindi Dio deve essere al primo posto. Bisona guardare all’eternità: una persona può vivere anche 120 anni ma preferirebbe essere felice nel tempo o nell’eternità che quando saranno passati miliardi e miliardi e miliardi e miliardi e miliardi di anni sarà solo l’inizio?
Grande calciatore e uomo straordinario Kakà.